Emergenza sanità: un tavolo Regione-Ordini per adottare provvedimenti di urgenza
Anelli: le soluzioni temporanee si inseriscano in un progetto più ampio di potenziamento della medicina del territorio
giovedì 15 settembre 2022
Bari, 15 Settembre 2022. È stata la drammatica carenza di medici, soprattutto nei pronto soccorso ma anche nei reparti ospedalieri e sul territorio, al centro dell’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio tra i Presidenti degli Ordini dei medici pugliesi, l’Assessore alla Salute Rocco Palese e il Direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro.
L’orientamento condiviso dai presenti è di individuare soluzioni che possano far fronte all’emergenza immediata, ma che si inseriscano in un un ripensamento strutturale dell’assistenza. Inoltre, gli Ordini hanno evidenziato come sia necessario garantire la qualità dell’assistenza sanitaria ed evitare che una legislazione di urgenza possa incidere negativamente sul diritto alla salute e sui diritti dei lavoratori.
Per affrontare le criticità attuali, l’Assessore Palese ha avanzato la grande disponibilità della Regione a coinvolgere i rappresentanti della professione medica ed ha proposto di istituire dei gruppi di lavoro per avanzare delle ipotesi che possano tradursi in tempi brevi in provvedimenti amministrativi.
Nell’immediato la carenza di medici potrebbe essere tamponata con il coinvolgimento dei medici pensionati, oltre che degli specializzandi. Questi ultimi, nell’ipotesi avanzata dall’Assessore, potrebbero essere contrattualizzati al penultimo anno e per 36 mesi, in modo che ci sia un chiaro indirizzo verso un inserimento stabile all’interno del sistema sanitario regionale.
Per tamponare la situazione nei pronto soccorso e nel 118, l’ipotesi avanzata è il coinvolgimento della medicina generale e della continuità assistenziale, nella gestione dei codici bianchi e verdi. Questo potrebbe alleggerire soprattutto la pressione sui pronto soccorso, che negli ultimi 45 giorni in Puglia hanno visto fino a 3200 accessi giornalieri e non sono mai scesi sotto i 2600.
“L’importante - ha sottolineato Filippo Anelli - è che queste soluzioni temporanee si inseriscano in un progetto più ampio di potenziamento della medicina del territorio, così come una programmazione attenta e di lungo periodo”.
A margine della riunione, incontrando l’esecutivo della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, il Presidente Filippo Anelli ha ricordato la morte di Paola Labriola e il dovere di garantire ai medici la sicurezza e dignitose condizioni di lavoro, in occasione dell’anniversario della tragica scomparsa della dottoressa barese.
L’orientamento condiviso dai presenti è di individuare soluzioni che possano far fronte all’emergenza immediata, ma che si inseriscano in un un ripensamento strutturale dell’assistenza. Inoltre, gli Ordini hanno evidenziato come sia necessario garantire la qualità dell’assistenza sanitaria ed evitare che una legislazione di urgenza possa incidere negativamente sul diritto alla salute e sui diritti dei lavoratori.
Per affrontare le criticità attuali, l’Assessore Palese ha avanzato la grande disponibilità della Regione a coinvolgere i rappresentanti della professione medica ed ha proposto di istituire dei gruppi di lavoro per avanzare delle ipotesi che possano tradursi in tempi brevi in provvedimenti amministrativi.
Nell’immediato la carenza di medici potrebbe essere tamponata con il coinvolgimento dei medici pensionati, oltre che degli specializzandi. Questi ultimi, nell’ipotesi avanzata dall’Assessore, potrebbero essere contrattualizzati al penultimo anno e per 36 mesi, in modo che ci sia un chiaro indirizzo verso un inserimento stabile all’interno del sistema sanitario regionale.
Per tamponare la situazione nei pronto soccorso e nel 118, l’ipotesi avanzata è il coinvolgimento della medicina generale e della continuità assistenziale, nella gestione dei codici bianchi e verdi. Questo potrebbe alleggerire soprattutto la pressione sui pronto soccorso, che negli ultimi 45 giorni in Puglia hanno visto fino a 3200 accessi giornalieri e non sono mai scesi sotto i 2600.
“L’importante - ha sottolineato Filippo Anelli - è che queste soluzioni temporanee si inseriscano in un progetto più ampio di potenziamento della medicina del territorio, così come una programmazione attenta e di lungo periodo”.
A margine della riunione, incontrando l’esecutivo della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, il Presidente Filippo Anelli ha ricordato la morte di Paola Labriola e il dovere di garantire ai medici la sicurezza e dignitose condizioni di lavoro, in occasione dell’anniversario della tragica scomparsa della dottoressa barese.