Pronta la quarta dose per un milione di over 60

Montanaro: Siamo in attesa della circolare del ministero della salute Poi daremo tutte le indicazioni

martedì 12 luglio 2022

Corriere del Mezzogiorno: di Lucia del Vecchio

Poco più di un milione. Ammontano a tanti gli over 60 pugliesi che si accingono a tornare negli hub per ricevere la quarta dose di vaccino. Per capire quando e come, la Regione attende le indicazioni del ministero della Salute. Probabile che venga decisa la riapertura di numerosi hub. a pagina 2 La Regione pronta a riaprire gli hub Dosi per oltre un milione di over 60 Riprende la corsa al vaccino dopo il via libera dell'Ema. Protestano i medici di famiglia 

BARI Da settimane ormai il Covid 19 ha rialzato la testa e la Puglia è tra le regioni italiane più colpite dai nuovi contagi. L'incidenza ieri si è leggermente abbassata, con il 27,9% dei 10.496 test effettuati risultati positivi al virus, ma l'allerta resta alta. Secondo l'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive pugliesi sale al 5%, un punto in più rispetto alla media nazionale, mentre nei reparti Covid di area non critica restano stabili i ricoveri (16%), pur superando di due punti percentuali la media nazionale di occupazione dei posti letto.

Numeri gestibili, dicono gli esperti, ma l'attenzione si sposta nuovamente sul fronte delle vaccinazioni, dopo il via libera dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco alla somministrazione della quarta dose anche a tutti gli over 60 che in Puglia sono complessivamente, compresi gli over 80, circa 1 milione e 200mila persone. Sinora appannaggio degli ultra ottantenni e dei fragili di tutte le età vaccinabili, la quarta dose non ha avuto molta fortuna in Puglia dove a riceverla sono stati solo in 30.240 su una popolazione di 276.957 ultraottantenni.

"Siamo in attesa della circolare del ministero della salute - spiega il direttore del dipartimento regionale, Vito Montanaro - siamo al lavoro e pronti per recepire la circolare e dare tutte le indicazioni operative". E intanto le persone cominciano a riaffacciarsi agli hub vaccinali, con i primi disagi. I grandi centri vaccinali, a partire da quello in Fiera del Levante a Bari e dai Palazzetti dello sport sono stati chiusi e i centri aperti lavorano a rango ridotto con orari e giorni prestabiliti. "I mega hub vaccinali servivano ad affrontare le vaccinazioni obbligatorie di tutta la popolazione BARI Da settimane ormai il Covid 19 ha rialzato la testa e la Puglia è tra le regioni italiane più colpite dai nuovi contagi. L'incidenza ieri si è leggermente abbassata, con il 27,9% dei 10.496 test effettuati risultati positivi al virus, ma l'allerta resta alta. Secondo l'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive pugliesi sale al 5%, un punto in più rispetto alla media nazionale, mentre nei reparti Covid di area non critica restano stabili i ricoveri (16%), pur superando di due punti percentuali la media nazionale di occupazione dei posti letto.

Numeri gestibili, dicono gli esperti, ma l'attenzione si sposta nuovamente sul fronte delle vaccinazioni, dopo il via libera dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco alla somministrazione della quarta dose anche a tutti gli over 60 che in Puglia sono complessivamente, compresi gli over 80, circa 1 milione e 200mila persone. Sinora appannaggio degli ultra ottantenni e dei fragili di tutte le età vaccinabili, la quarta dose non ha avuto molta fortuna in Puglia dove a riceverla sono stati solo in 30.240 su una popolazione di 276.957 ultraottantenni.

"Siamo in attesa della circolare del ministero della salute - spiega il direttore del dipartimento regionale, Vito Montanaro - siamo al lavoro e pronti per recepire la circolare e dare tutte le indicazioni operative". E intanto le persone cominciano a riaffacciarsi agli hub vaccinali, con i primi disagi. I grandi centri vaccinali, a partire da quello in Fiera del Levante a Bari e dai Palazzetti dello sport sono stati chiusi e i centri aperti lavorano a rango ridotto con orari e giorni prestabiliti. "I mega hub vaccinali servivano ad affrontare le vaccinazioni obbligatorie di tutta la popolazione BARI Da settimane ormai il Covid 19 ha rialzato la testa e la Puglia è tra le regioni italiane più colpite dai nuovi contagi. L'incidenza ieri si è leggermente abbassata, con il 27,9% dei 10.496 test effettuati risultati positivi al virus, ma l'allerta resta alta. Secondo l'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive pugliesi sale al 5%, un punto in più rispetto alla media nazionale, mentre nei reparti Covid di area non critica restano stabili i ricoveri (16%), pur superando di due punti percentuali la media nazionale di occupazione dei posti letto.

Numeri gestibili, dicono gli esperti, ma l'attenzione si sposta nuovamente sul fronte delle vaccinazioni, dopo il via libera dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco alla somministrazione della quarta dose anche a tutti gli over 60 che in Puglia sono complessivamente, compresi gli over 80, circa 1 milione e 200mila persone. Sinora appannaggio degli ultra ottantenni e dei fragili di tutte le età vaccinabili, la quarta dose non ha avuto molta fortuna in Puglia dove a riceverla sono stati solo in 30.240 su una popolazione di 276.957 ultraottantenni.

"Siamo in attesa della circolare del ministero della salute - spiega il direttore del dipartimento regionale, Vito Montanaro - siamo al lavoro e pronti per recepire la circolare e dare tutte le indicazioni operative". E intanto le persone cominciano a riaffacciarsi agli hub vaccinali, con i primi disagi. I grandi centri vaccinali, a partire da quello in Fiera del Levante a Bari e dai Palazzetti dello sport sono stati chiusi e i centri aperti lavorano a rango ridotto con orari e giorni prestabiliti. "I mega hub vaccinali servivano ad affrontare le vaccinazioni obbligatorie di tutta la popolazione – dice l'assessore regionale alla sanità, Rocco Palese - Quelli li abbiamo chiusi, perché negli ultimi tempi non andava più nessuno. Ma sono aperti i piccoli centri vaccinali. Le vaccinazioni non sono mai state interrotte, anzi si fanno agevolmente a sportello. Quanto all'orario, non c'è alcun problema ad ampliarlo". A Bari l'unico centro per la somministrazione del vaccino anti Covid è l'hub di Catino e da ieri sono ricominciate le file per completare il ciclo vaccinale con la dose booster e per fare anche la quarta dose.

La ripresa affluenza negli hub sorprende anche il personale che aveva avuto timidi segnali nei giorni scorsi e che registra a Catino circa 200 somministrazioni giornaliere. Le vaccinazioni, ricordano dalla regione, si fanno a sportello e possono essere somministrate anche nelle farmacie che hanno aderito e dai medici di base. Proprio i medici di famiglia tornano a farsi sentire e a denunciare il fatto che i pazienti positivi al Covid nel fine settimana, restano senza assistenza.

"In relazione alla recrudescenza della pandemia da Covid-19 e alla prescrizione della terapia antivirale in particolare – scrive, infatti, il segretario regionale della Fimmg Puglia, Donato Monopoli in una lettera inviata all'assessore Palese - si invita a voler apprestare le opportune ed urgenti soluzioni per la presa in carico dei pazienti Covid per le giornate del sabato e domenica durante le quali i medici di assistenza primaria non sono in servizio e non hanno accesso ai sistemi di prescrizione".

" Si precisa altresì – conclude Donato Monopoli della Fimmg Puglia - a tal proposito che, finita l'emergenza al 30 giugno, i medici di assistenza primaria nei giorni festivi e prefestivi non sono più i riferimenti per la prescrizione degli antivirali". La terapia antivirale deve essere iniziata entro i 5 giorni dalla comparsa dei sintomi. se - si invita a voler apprestare le opportune ed urgenti soluzioni per la presa in carico dei pazienti Covid per le giornate del sabato e domenica durante le quali i medici di assistenza primaria non sono in servizio e non hanno accesso ai sistemi di prescrizione".