In arrivo l’iniezione anticoncezionale maschile: positivi i risultati del trial

I risultati sono incoraggianti: unico problema il tasso di eventi avversi: depressione e altri disturbi dell'umore

lunedì 31 ottobre 2016

About pharma

Pari condizioni anche per la contraccezione. Presto infatti potrebbe essere disponibile un anticoncezionale maschile in grado di prevenire gravidanze indesiderate. Si tratta di una combinazione di contraccettivi ormonali – ancora da perfezionare – da somministrare tramite iniezione. Per ora il farmaco è stato testato in un trial clinico di fase Il coordinato da esperti di numerose università sotto la supervisione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.

“Lo studio – spiega Mario Philip Reyes Festin, dell’Oms – ha rilevato che è possibile somministrare un contraccettivo ormonale agli uomini per ridurre il rischio di gravidanze non pianificate nelle partner. I nostri risultati hanno confermato l’efficacia di questo metodo, già precedentemente osservata in piccoli studi”.

Il trial prospettico di fase II a braccio singolo, multicentrico, ha testato la sicurezza e l’efficacia dei contraccettivi iniettabili in 320 uomini sani, fra i 18 e 45 anni d’età, tutti impegnati da almeno un anno in relazioni monogame con partner di sesso femminile dai 18 ai 38 anni. Gli uomini sono stati sottoposti a test per assicurarsi che avessero un normale numero di spermatozoi all’inizio dello studio. Ciascun volontario ha ricevuto iniezioni di 200 milligrammi di un progestinico a lunga durata d’azione chiamato noretisterone enantato e 1.000 milligrammi di un androgeno chiamato testosterone undecanoato, per 26 settimane. L’obiettivo era tentare di azzerare gli spermatozoi. Le iniezioni sono state somministrate a distanza di otto settimane, per 56 settimane in tutto. I risultati hanno confermato che gli ormoni sono efficaci nel ridurre il numero di spermatozoi a meno di 1 milione/ml entro 24 settimane in 274 dei partecipanti. Il metodo contraccettivo è stato efficace, dunque, in quasi il 96% dei volontari. Solo quattro gravidanze si sono verificate durante la fase di test di efficacia del metodo.

Gli esperti hanno però smesso di arruolare nuovi partecipanti allo studio a causa del tasso di eventi avversi, in particolare depressione e altri disturbi dell’umore. Nonostante gli effetti negativi, oltre il 75% ha riferito di essere disposto a usare questo metodo di contraccezione. “Anche se le iniezioni sono apparse efficaci nel ridurre il tasso di gravidanza, la combinazione di ormoni deve essere studiata di più per arrivare a un migliore equilibrio tra efficacia e sicurezza” ha concluso il gruppo di ricerca.