I farmacisti sui tamponi falsi "Bisogna accertare identità"

L'intervento del Presidente D'Ambrosio Lettieri

mercoledì 26 gennaio 2022

Per evitare raggiri sull'esito dei tamponi effettuati in farmacia servirebbe «l'introduzione immediata dell'obbligo di accertamento dell'identità del soggetto» che si sottopone al test. Ne è convinto il presidente dell'Ordine dei farmacisti di Bari e Bat, Luigi d'Ambrosio Lettieri, che interviene sulla questione relativa ai presunti falsi tamponi positivi su cui sta indagando la Procura di Bari, con il sospetto che vengano utilizzati per certificare la positività ed ottenere così il Super Green Pass evitando il vaccino.

«La vigente disciplina - spiega d'Ambrosio Lettieri - non esclude che un soggetto positivo al Covid-19 si rechi in farmacia o in un laboratorio autorizzato e si sottoponga alla esecuzione del tampone esibendo illecitamente la tessera sanitaria di persone già risultate positive. In questo modo viene certificata l'infezione e si ottiene, dopo dieci giorni e tampone positivo, un Green Pass da guarigione, evitando così la vaccinazione. La conferma di tale gravissimo rischio di elusione delle norme in materia di prevenzione del contagio viene dalla lodevole attività investigativa delle autorità competenti di polizia giudiziaria impegnate a smascherare gli autori di atti criminali che escludo possano coinvolgere farmacie compiacenti. In base alle vigenti disposizioni, oggi le farmacie eseguono il tampone antigenico acquisendo soltanto la tessera sanitaria del richiedente».

L'indagine conoscitiva della Procura, al momento senza indagati e senza ipotesi di reato, è partita sulla base di alcune segnalazioni diffuse via social. Il sospetto è che il falso esito positivo di tamponi antigenici serva a farsi inserire nell'elenco di coloro che hanno contratto il Covid e in questo modo, quando a distanza di alcuni giorni viene accertata la negativizzazione del paziente con un tampone di controllo, si può ottenere il Super Green Pass da avvenuta guarigione senza doversi sottoporre alla vaccinazione. Secondo il presidente dei farmacisti baresi «per evitare ogni forma di illecito e abuso occorrerebbero, a nostro avviso, due sole misure: l'introduzione immediata dell'obbligo di accertamento dell'identità del soggetto che si sottopone al tampone e l'introduzione di aggravanti che consentano di irrogare sanzioni più severe a carico di irresponsabili mascalzoni che mettono a rischio la salute pubblica». - i.mas.