Il caos vaccinazioni record di disdette e il turista ringrazia

I centri funzionano regolarmente ma a decine non si presentano nonostante le prenotazioni. E c'è chi da altre regioni ne approfitta

sabato 17 agosto 2019

Gabriella De Matteis - Repubblica Bari

Alle dieci del mattino, in una giornata di agosto, il corridoio del centro vaccini nella sede dell'Asl all'ex Cto è deserto. Solo uno, al massimo due genitori attendono il proprio turno per poter vaccinare i propri figli. Del numero per prendere il proprio turno, questa volta, non c'è bisogno. E anche l'attesa non dura più di qualche minuto. Succede sempre così, in estate, soprattutto ad agosto: le prenotazioni per sottoporre i bambini ai vaccini non vengono rispettate.

Su una media di trenta appuntamenti giornalieri, fissati dal centro vaccinazioni dell'Asl con mesi di anticipo, più della metà salta. Colpa dei genitori che non si presentano con i propri figli, preferendo rinviare, con un risultato: a settembre code chilometriche caratterizzano la sala d'attesa del centro vaccinazioni all'ex Cto ( a cui fanno riferimento i quartieri Murat, Libertà e San Girolamo). Stesso scenario nelle altre strutture sanitarie della Asl.

Sono le vacanze o i soggiorni fuori città a spingere in tanti alla decisione di non presentarsi. Con la chiusura della stagione estiva e la riapertura delle scuole, molti genitori cercano di recuperare l'appuntamento che non hanno rispettato. Il numero, per prendere il proprio turno, diventa nuovamente fondamentale e in alcuni casi non è neanche sufficiente per mettere a tacere le polemiche dei genitori in fila, spesso protagonisti anche di liti.

 Al reparto prevenzione dell'Asl, da cui dipendono i centri di vaccinazione, oramai, sono abituati a quella che con il tempo è diventata una cattiva abitudine. E per il momento l'idea di multare i genitori che non rispettano il calendario ma soprattutto le prenotazioni, come accade in altre parti d'Italia, è rigorosamente scartata. Per fissare l'appuntamento per sottoporre i propri figli al vaccino, infatti, non è necessario contattare il Cup, come avviene per altre prestazioni sanitarie (in quest'ultimo caso, però, una eventuale disdetta dell'appuntamento è d'obbligo per evitare di pagare una sanzione).

 Per i vaccini il calendario viene stabilito di volta in volta, oppure contattando il centro attivo nei quartieri di riferimento, lo stesso deputato a ricevere le chiamate per annullare la prenotazione, chiamate che però ad agosto non arrivano. Come dire: l'Asl non viene neanche informata della decisione di rinviare l'appuntamento.

« Noi costatiamo questo fenomeno, ad agosto soprattutto, non tutti i genitori si presentano nei centri di vaccinazione, e per questo a settembre ci prepariamo ad un maggiore afflusso, potenziando il personale » dice Domenico Lagravinese, responsabile del dipartimento Prevenzione dell'Asl di Bari, chiamata a far fronte non soltanto allo scarso senso civico di una parte dei cittadini, ma anche alla carenza di dipendenti che ha portato negli ultimi anni quasi al dimezzamento della forza lavoro. Se dai centri vaccini del capoluogo pugliese arrivano, quindi, notizie non confortanti, da quelli delle zone costiere della provincia di Bari, invece, giungono storie di senso contrario. «Stiamo verificando un aumento di richieste di vaccinazione da parte di genitori che vivono al nord e rientrano per le ferie o da parte di turisti» aggiunge ancora Lagravinese.

L'Asl di Bari, d'intesa con la Regione Puglia, infatti, ha introdotto la possibilità per chi non risiede nel nostro territorio di sottoporre i propri figli al vaccino ( così come il calendario impone). In Lombardia, ad esempio, il vaccino contro il meningococco B, sulla carta gratuito per i bambini che sono nati a partire dal 2017 ma non obbligatorio, in parte, è a pagamento. E così i genitori che rientrano in Puglia per le ferie con i propri figli, spesso, approfittano del servizio offerto dalla Regione Puglia.

Un fenomeno che ha portato ad un sensibile aumento della campagna di vaccinazione, in alcuni comuni costieri della provincia di Bari, proprio nella stagione estiva. A settembre l'Asl, invece, farà il punto sulla copertura vaccinale nel territorio di Bari e provincia. Nei confronti dei genitori che non hanno rispettato l'obbligo di vaccinare i propri figli, così come già accaduto in passato, scatteranno le diffide a mettersi in regola. L' attestazione di regolarità dell'obbligo vaccinale, dal 2017, è fondamentale per l'iscrizione agli istituti scolastici.