Il 90% delle prescrizioni di antibiotici sono dei MMG e pediatri di libera scelta e il 30% sono inappropriate.

Il rapporto dell'AIFA punta il dito contro i medici del territorio

martedì 26 novembre 2019

ANTIBIOTICI: Il 90% delle prescrizioni a carico del Ssn proviene dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, e nel 30% dei casi l'uso sbagliato, l'aifa consiglia di migliorare appropriatezza prescrittiva di medici di famiglia e pediatri. Il rapporto a cura dell'Osservatorio Nazionale sull'Impiego dei Medicinali (OsMed) dell'AIFA sull'utilizzo degli antibiotici "bacchetta" la medicina del territorio ed evidenzia che la medicina generale rappresenta il punto focale del monitoraggio del consumo di questa classe di farmaci, nonché il punto su cui è importante agire per migliorarne l'appropriatezza prescrittiva.

Gli antibiotici rappresentano l'1,6 % del consumo totale di farmaci, e la spesa per questi prodotti è pari al 6,5% di quella convenzionata secondo i dati delle farmacie pubbliche e private), a questo pero' corrisponde una diminuzione dei consumi in assistenza convenzionata del -10,1% e della spesa convenzionata del -12%. ll Rapporto, , si inserisce tra le azioni previste dal Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2017-2020 e contiene analisi sull'uso degli antibiotici in regime di assistenza convenzionata e da parte delle strutture sanitarie pubbliche con un focus sul consumo in assistenza ospedaliera.

Offre una descrizione del consumo a carico del cittadino, ossia degli antibiotici rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale e acquistati privatamente dai pazienti. Oltre ad un inquadramento del consumo, della spesa e dell'esposizione nella popolazione generale, presenta approfondimenti nella popolazione pediatrica e in specifici sottogruppi di pazienti. Un focus è dedicato agli indicatori di appropriatezza prescrittiva nell'ambito della medicina generale, sviluppati dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG)

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