Coop Mmg all’attacco, a Genova continuità assistenziale extra Ssn a prezzi modici
«Al terzo giorno di apertura abbiamo salvato la prima vita, individuato un pre-edema polmonare e il paziente indirizzato al San Martino si è salvato
sabato 13 dicembre 2014

Nei locali della medicina di gruppo dove nei giorni feriali esercitano sette medici soci Medicoop, al sabato, domenica, festivi e prefestivi a turno 6 giovani medici e 3 infermieri effettuano lo screening dei pazienti in apparenza non urgenti – i “codici bianchi” - con visite ambulatoriali a 30 euro dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, più tre ore dedicate alle visite domiciliari nell’intervallo 12-15 (costo 50 euro). «E’ un servizio complementare a quello fornito dal Ssn con i medici in convenzione. I pazienti vengono da tutta Genova, per ora circa sette per turno».
Se per alcuni la novità è benvenuta in un tessuto di servizi sociosanitari che si vanno ritraendo, i sindacati medici non ci stanno. Dice il segretario Smi Pietrino Forfori.: «Il progetto è poco correttamente presentato sui media come “continuità assistenziale”, ma l’Asl non ne sa nulla. E’ un’iniziativa privata che offre i nostri stessi servizi a pagamento, ma li ha contrattati per orari che noi non copriamo o meglio copriremmo se fosse potenziata la continuità assistenziale, cosa che chiediamo da tempo all’Asl 3 Genova. Non siamo favorevoli, il rischio è che portino numeri in regione e vadano a trattare al posto del sindacato nuovi servizi».
I centri di salute in Liguria partono una decina d’anni fa quando Bogliolo, medico di famiglia, istituì nella sua Alassio una Srl per offrire ulteriori servizi. Dopo Alassiosalute e Albengasalute ora si è arrivati alla rete di centri di Liguria Salute, cui l’Asl Savona si è affidata per gestire le nuove sperimentazioni. Cinque centri che, riferisce Bogliolo, «gestiscono 7200 accessi l’anno, ciascuno dei quali all’Asl Savona costa 300 euro al giorno contro i 300 euro per ogni paziente assistito in Pronto soccorso». A Genova per ora le prestazioni hanno carattere privato, il consorzio Liguria Salute retribuisce i medici con risorse provenienti da stanziamenti dei mmg soci coop e prevede per i professionisti in “continuità assistenziale” un incentivo a prestazione prelevato dal ticket. «Ma il timore è che un giorno questi colleghi si rechino all’Asl e chiedano le chiavi della continuità assistenziale affidandola ai propri giovani perché costano meno dei colleghi in graduatoria usciti dal tirocinio», dice Forfori. E aggiunge: «In breve tempo però la sanità regionale scoprirebbe che sostituire l’ex guardia medica con pochi centri sparsi a mare non è così conveniente. L’entroterra, gli anziani assistiti a casa in altura, hanno bisogno di riferimenti. La gente si rivolgerebbe ai ps e altro che risparmi».
Mauro Miserendino