Casamassima: Acqua, «c'è dissenteria in 90 famiglie su 100»

La notizia dal sindaco nel corso del Consiglio comunale in piazza Cessa-choc: «Ho ricevuto le segnalazioni dai medici di base.

sabato 14 maggio 2016

La Gazzetta del Mezzogiorno
«Il 90% dellefamiglie casamassimesi ha almeno un componente affetto da dissenteria»: dato choc dal sindaco di Casamassima, Vito Cessa. «Me lo hanno riferito le guardie mediche e i medici di base» precisa. Ieri sera, un consiglio comunale a largo Monacelle aperto ai cittadini sull'emergenza acqua inquinata.

L'emergenza idrica allarma la popolazione presente in massa al consiglio comunale per conoscere la verità. Sono presenti Francesca Portincasa, dirigente Aqp; Angela Carenza, coordinatore Sian di Acquaviva per conto della Asl; Francesco Nardulli, del dipartimento Igiene e prevenzione Asl. Nardulli: «Noi ci basiamo solo sui dati certi verificati dal numero di casi accertati dai medici che hanno il dovere di comunicare i casi di gastroenterite. Finora i casi notificati fra ricoveri e quelli trattati a casa sono 92 ma sappiamo che altri casi sono in arrivo, stamattina ne sono giunti altre 30». Casamassima è alimentata da due condotte, una che arriva dal canale principale e che attraversa il territorio di Acquaviva. Porta acqua in un serbatoio che è una sorta di enorme autoclave.

La seconda non entra nel serbatoio e porta acqua in paese direttamente. La prima condotta è lunga 13 chilometri: ha subito una lesione ed è stata riparata. Ora si valuterà se sostituirla. Portincasa: «L'unico vettore che sarà funzionante deve alimentare la città e contemporaneamente il serbatoio». Come prevedibile, numerose le intemperanze dei cittadini. Una madre di un ragazzo di 16 anni, Francesca Cirone, ha un malore. «Stiamo indagando se la lesione sia legata all'epoca di costruzione o al tipo di costruzione della condotta e siamo orientati a sostituirla o cercare una soluzione che ci metta tranquill», risponde la dirigente Aqp al consigliere Rino Carelli. «Noi lavoriamo con le condotte come i medici del pronto soccorso.

Arriva un paziente con fratture e ferite. Lo puliamo, togliamo il sangue, lo ingessiamo, facciamo una radiografia e poi cerchiamo di capire le cause. Ora siamo nella fase di diagnosi attenta con una Tac». Una causa imprevista ed imprevedibile è definita. «I cittadini devono essere le sentinelle di tutti. Sento ora dire che da un paio di giorni prima del nostro allerta l'acqua aveva aspetto e colore sospetti. Se la segnalazione fosse giunta subito al numero verde di Aqp che funziona 24 ore al giorno, saremmo intervenuti anche prima». Bisogna attendere adesso i risultati degli esami dell'Arpa di lunedì e di mercoledì. Portincasa: «I nostri controlli ci dicono che l'acqua da martedì scorso è potabile; aspettiamo i controlli dell'Arpa che ufficialmente non ha comunicato nulla a noi perché li comunica all'Asl». L'acqua che giunge a Casamassima proviene prevalentemente dalla foce del Sinni e quella che proviene dal Pertusillo è minimale. L'invaso del Pertusillo è monitorato dall'Arpa. Dall'impianto di potabilizzazione del Sinni l'acqua giunge all'impianto di sollevamento di Parco del marchese in agro di Laterza. L'acqua viene sollevata e spinta fino al grande serbatoio di Marzagaglia di Gioia. Negli impianti di potabilizzazione l'acqua viene controllata 4 volte al giorno. Carenza risponde circa il pericolo di inalazione di Pseudomonas aeruginosa e perché consigliare l'uso di acqua per la doccia. «Pensiamo che comunque quell'acqua debba essere utilizzata perché la gente doveva comunque lavarsi, l'acqua doveva scorrere nelle tubazioni». A questo punto è il putiferio con intere famiglie che urlano. Una madre porta un po' d'acqua pubblica alla Portincasa invitando a berne, se è potabile. Il sindaco toglie la bottiglietta dal tavolo. Dice Carenza: «L'acqua era protetta dal cloro». Una madre urla: «Abbiamo passato giorni d'inferno i bambini con la febbre stavano male». Il sindaco Cessa: «Chiedo ad Aqp che, con senso di responsabilità, consapevoli di ciò che è accaduto, riesca a risarcire questo Comune in maniera degna della sofferenza che questo Comune sta provando». Conclude risoluto: «Se ci sarà un nesso di causalità è chiaro che i danni che i genitori con figli ricoverati chiederanno saranno di gran lunga superiori a quelli di chi ha avuto una semplice gastroenterite».