Redditest: non basta per controllare le spese del Redditometro
Il redditest non è sufficiente per opporsi al Redditometro che usa parametri diversi
venerdì 25 gennaio 2013
Fonte LeggiOggi:L’Agenzia delle entrate, lo scorso novembre, con un anno di ritardo ha pubblicato sul proprio sito il Redditest, il software che permette alcontribuente di verificare da sé ai fini fiscali lacoerenza tra il proprio reddito familiare e le spese sostenute nell’anno. Questo strumento, in pratica, serve alla prevenzione dei possibili accertamenti sintetici del nuovo Redditometro, ai sensi del riformulato art.38, del dpr n.600/1973.
La stampa, ma l’opinione pubblica in genere, ha dato parecchia attenzione nell’ultimo periodo al nuovo Redditometro, anche in virtù della situazione politica e della delicata condizione economica del paese, anche perché i contribuenti sono molto preoccupati sull’invasività del nuovo strumento dell’Agenzia delle Entrate.
Il vecchio Redditometro si fondava sul presupposto del semplice possesso dei beni mentre quello nuovo, seppur ancora imperfetto sotto molti punti di vista, applica un principio diverso e più equo, almeno sulla carta; infatti nel caso in cui si possieda una macchina di grossa cilindrata il nuovo strumento di accertamentonon rileva il reddito necessario all’acquisto del bene ma il reddito necessario a far fronte alle spese per l’utilizzo e la manutenzione.
Questo criterio, se può essere veritiero in linea di massima, offre il fianco ad eccezioni non impossibili; infatti qualora l’auto in questione venisse utilizzata meno del previsto la presunzione delle spese di utilizzo e manutenzione potrebbe essere errata o dissimile dagli importi reali erogati dal contribuente.
I controlli stimati dall’Agenzia delle Entrate per il prossimo anno, quindi sulla redditività del 2009, sono 40 mila, un numero che può sembrare irrilevante su una popolazione di quasi 60 milioni, bisogna però prestare attenzione perché è volontà dell’Agenzia inviare un questionario che si prefigge di richiedere informazioni giustificative in merito alla provenienza del denaro usato per fronteggiare le spese sostenute. Questo questionario verrà inviato a tutti quei contribuenti cui sono state rilevate spese che superano del 20% il reddito dichiarato.
Dunque sarà importante, ai fini della dichiarazione e del non incorrere in spiacevoli equivoci, in caso di spese straordinarie come l’acquisto di automobili, beni di pregio, viaggi, immobili e quant’altro sia effettuato con liquidi non dichiarati nell’anno stesso in cui si è sostenuta la spesa, documentare l’origine del denaro ed è consigliabile quindi usare modalità e canali che permettano di tracciare eventuali entrate straordinarie al fine di poter disporre di una congrua documentazione da dare in risposta al questionario.
In conclusione anche se non è necessario avere timori infondati per un possibile accertamento daRedditometro, è comunque opportuno non sottovalutarne la portata e cominciare ad usare il Redditest che, però, pur avendo lo stesso motore di calcolo del Redditometro è caratterizzato da specificità che lo rendono nettamente diverso.
Altri articoli sull'argomento
- Redditometro e Isee 2.0: Fisco e Inps si alleano
lunedì 21 gennaio 2013
Fisco e Inps si alleano per intensificare i controlli su evasori e i furbetti del Welfare - Redditometro: oltre agli evasori rischiano anche i contribuenti onesti
lunedì 07 gennaio 2013
Investimenti, bollette e acquisti: vere e proprie trappole per i contribuenti - Sole24ore: parte il redditometro
sabato 05 gennaio 2013
così i controlli del Fisco su 100 voci di spesa