Debiti Asl, dal ministero bacchettate alla Puglia

«Non spesi í 186 milioni dí luglio». La Gentile: «Falso, stiamo pagando»

domenica 25 agosto 2013

La Gazzetta del Mezzogiorno  (m.s.)

BARI. Il ministero dell'Economia mette le Regioni (tutte) nel libro dei cattivi pagatori: a fronte degli 8 miliardi erogati dallo Stato a luglio per il pagamento dei fornitori, a dopo Ferragosto risultano utilizzati appena 900 milioni. Di cui nemmeno un centesimo per i debiti delle Asl, cui sono stati destinati 5 degli 8 miliardi. Ma la Puglia smentisce, e anzi garantisce di aver utilizzato quasi tutto: «Grazie alla nostra azione dice l'assessore alla Salute. Elena Gentile - i tempi di pagamento delle Asl sono ormai dimezzati».

L'incongruenza potrebbe dipendere dai meccanismi di rendicontazione: le Regioni devono infatti mandare i dati alla Cassa depositi e prestiti entro 45 giorni dall'erogazione dei fondi, ma il contratto prevede che i pagamenti alle imprese avvengano entro 30 giorni. E la Puglia ha incassato i 185,9 milioni assegnati dal ministero il 25 luglio, dunque avrebbe dovuto utilizzarli entro oggi. Non ci sono sanzioni, se non nella futura ripartizione delle risorse e nelle proteste degli operatori.

Dal ministero dell'Economia garantiscono che ai primi di settembre si potrà avere il quadro aggiornato e definitivo. Ma Rocco Palese, ex capo dell'opposizione in Regione e oggi capogruppo Pdl nella commissione Bilancio della Camera, ribadisce che di quei 186 milioni «nemmeno un centesimo è stato finora utilizzato dalle Asl pugliesi». Per questo Palese lancia «un fortissimo richiamo alla Regione e a Vendola affinché si intervenga immediatamente, anche con poteri sostitutivi, nei confronti delle Asl: non è possibile che si crei un danno simile alle imprese, soprattutto quando i soldi sono disponibili e non ci sono vincoli per il Patto di stabilità».

La Regione ribadisce però che il piano procede a pieno ritmo. Oltre ad utilizzare i fondi del ministero (che sono un prestito trentennale, e andranno restituiti al tasso del 3,3%), per pagare i debiti la Puglia ha messo anche soldi propri: ai 186 milioni ne vanno sommati 32. prelevati dal bilancio autonomo, che azzereranno i 218 milioni di debito consolidato (riferito ai bilanci 2012) del sistema sanitario. Altri 337 milioni, erogati ad aprile, erano già stati utilizzati per pagare parte dello «scaduto» storico, anche attraverso transazioni con i fornitori che hanno consentito di abbattere la spesa per gli interessi.

E cosi al momento i tempi per la liquidazione delle fatture vanno dai 254 giorni della Asl di Bari (che ha quasi dimezzato l'attesa) ai 574 della Asl Foggia. Ma una volta azzerato il pregrosso, l'obiettivo della Regione è arrivare (entro fine anno) a pagare i fornitori entro 90 giorni. Anche perché il 10 settembre, a Roma, è prevista la riunione che dovrà sancire la chiusura definitiva del piano di rientro sanitario: la firma sbloccherà i 250 milioni «storici» che la Regione attendeva per gli anni 2008-2009. Anche questi destinati a ripianare la debitoria.

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