Termometri, la misurazione periferica della temperatura è imprecisa
LO rivela una metanalisi pubblicata su Annals of Internal Medicine
lunedì 23 novembre 2015

Doctor 33
I termometri periferici inseriti nell'orecchio o sotto l'ascella non stimano con precisione la temperatura corporea, almeno secondo quanto emerge su Annals of Internal Medicine da una metanalisi firmata da Daniel Niven del Dipartimento di medicina critica, Peter Lougheed Centre di Calgary, in Canada. «La temperatura corporea è un parametro comunemente usato nei pazienti con malattie infettive per la diagnosi, il monitoraggio terapeutico e la guida delle decisioni cliniche» spiegano i ricercatori, che in una revisione della letteratura con metanalisi hanno verificato la precisione dei termometri periferici per la stima della temperatura corporea in adulti e bambini.
I termometri periferici inseriti nell'orecchio o sotto l'ascella non stimano con precisione la temperatura corporea, almeno secondo quanto emerge su Annals of Internal Medicine da una metanalisi firmata da Daniel Niven del Dipartimento di medicina critica, Peter Lougheed Centre di Calgary, in Canada. «La temperatura corporea è un parametro comunemente usato nei pazienti con malattie infettive per la diagnosi, il monitoraggio terapeutico e la guida delle decisioni cliniche» spiegano i ricercatori, che in una revisione della letteratura con metanalisi hanno verificato la precisione dei termometri periferici per la stima della temperatura corporea in adulti e bambini.
Allo scopo sono stati esaminati i dati di circa 8.700 pazienti in 75 studi prospettici che hanno confrontato la rilevazione periferica della temperatura (membrana timpanica, arteria temporale, ascellare oppure orale) con quella centrale (catetere arterioso polmonare, vescicale, esofageo, o rettale). E i risultati ottenuti indicano che i termometri periferici sono significativamente meno accurati rispetto al gold standard offerto dai termometri centrali. «Anche se non erano disponibili dati di elevata qualità per tutti i tipi di termometro, la sensibilità per la rilevazione della febbre è risultata bassa per quelli periferici, non superando il 64%» notano gli autori, sottolineando che nell'ipertermia o nell'ipotermia le termosonde periferiche potrebbero registrare valori che differiscono anche di uno o due gradi dalla reale temperatura corporea. «Quest'ultima non dovrebbe essere rilevata con un termometro periferico in tutti i casi in cui una misurazione imprecisa potrebbe influenzare le decisioni cliniche» sottolinea Niven, precisando che nella maggior parte di questi casi possono essere utilizzati i termometri rettali. E quando il ricorso al termometro centrale non è possibile o andrebbe evitato, come nei pazienti neutropenici, quelli elettronici timpanici per adulti e bambini, calibrati prima dell'uso, restano la migliore alternativa.
Ann Intern Med. 2015. doi: 10.7326/M15-1150