Legge regionale sulla continuità assistenziale a supporto dei Pronto Soccorso.

Fimmg Puglia CA: attendiamo convocazione del CPR da parte della Regione per definire percorsi attuativi

martedì 11 dicembre 2018

Bari, 11 dicembre 2018. Fimmg Puglia settore Continuità Assistenziale ha appreso che lo scorso 4 dicembre il Consiglio regionale della Puglia ha approvato la proposta di legge del consigliere regionale Giuseppe Turco recante “Disposizioni sul servizio di pronto soccorso e di continuità assistenziale”. Il testo prevede la collocazione di sedi del servizio di continuità assistenziale in prossimità delle strutture di Pronto Soccorso, in modo da supportare la gestione delle richieste di intervento caratterizzate da bassa criticità, per diminuire il numero degli accessi impropri. 

Ovviamente, come Fimmg CA non possiamo che condividere le finalità della legge, pensata per decongestionare i Pronto Soccorso. Da medici siamo pronti a offrire il nostro contributo per migliorare la qualità dell’assistenza offerta ai cittadini. In fase attuativa, questi obiettivi possono essere raggiunti solo tenendo in considerazione quanto è previsto dal Contratto Nazionale e dall’Accordo Integrativo Regionale sulla continuità assistenziale. La legge regionale può fornire un atto di indirizzo per l’erogazione del servizio, le cui modalità operative, organizzative e relativi compiti degli operatori andranno definiti esclusivamente in sede contrattuale.

Non siamo contrari in linea di principio ad un ripensamento della continuità assistenziale, ma nutriamo perplessità rispetto ad un modello che punti alla risoluzione delle criticità dei Pronto Soccorso usando la medicina territoriale come impropria stampella per contenere i budget. Il servizio di guardia medica ha orari di ambulatorio definiti, non costituisce un presidio permanente ed effettua anche l’assistenza domiciliare, per cui ha modalità di erogazione dell’assistenza incompatibili con quelle del Pronto Soccorso di un presidio ospedaliero o di un ambulatorio ospedaliero per la gestione dei codici bianchi. 

Se si vuole migliorare la gestione dei pazienti, per i quali sia inappropriato il ricorso al percorso ospedaliero in quanto privi di urgenza clinica, si dovrebbe procedere allora integrando il servizio di continuità assistenziale attraverso la creazione di ambulatori dedicati, collocati nelle vicinanze dei Pronto Soccorso, sul modello degli SCAP dell’assistenza pediatrica.

Attendiamo pertanto che la Regione convochi il Comitato Permanente Regionale per la Medicina Generaleper definire i percorsi attuativi della legge attraverso un accordo di integrazione del servizio di continuità assistenziale a supporto dei Pronto Soccorso sul modello di quanto realizzato con il Servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica.