Influenza: flop vaccinazione, -25% rispetto a 2011, al Sud calo fino a 60%
ADN Kronos
mercoledì 16 gennaio 2013
Roma, 16 gen. (Adnkronos Salute) - Flop della campagna di vaccinazione contro l'influenza. Rispetto allo scorso anno si e' registrato un calo del numero dei vaccinati pari al 25%, con punte che hanno superato il 60% al Sud. Il motivo? Soprattutto il timore degli italiani dopo il ritiro, a ottobre, di alcuni lotti di vaccino (prima Crucell e poi Novartis).
E' quanto emerge da un'indagine condotta per l'Adnkronos Salute dal Centro studi della Federazione nazionale dei medici di famiglia (Fimmg), che ha coinvolto oltre 1.500 camici bianchi (40% del Nord; 33% del Centro e 27% del Sud). Si tratta del primo dato ufficiale sulla campagna vaccinale 2012-2013 fornito da chi in prima persona si occupa di immunizzare dall'influenza stagionale le 'categorie a rischio': over 65, malati cronici e tutte quelle persone che lavorano a stretto contatto col pubblico come le forze dell'ordine o gli operatori sanitari.
Dall'analisi delle tabelle elaborate dalla Fimmg, emerge che per il 71% dei medici di base il numero dei vaccinati e' diminuito e per il 27% e' rimasto invariato; solo per il 2% e' invece aumentato. A dire che il tasso di vaccinazione e' diminuito e' il 74% dei medici del Sud del Paese, il 73% di quelli del Centro e il 66% di quelli che operano al Nord. L'indagine ha anche valutato la portata del calo del tasso di vaccinazione. "Rispetto allo scorso anno - afferma Paolo Misericordia, responsabile del Centro Studi della Fimmg - il numero dei vaccinati si e' ridotto dal 10 al 30% per il 62% dei medici di famiglia; entro il 10% per il 24% e di oltre il 30% per il 14% dei colleghi". All'interno di quest'ultimo range si e' pero' registrato una calo della vaccinazione - soprattutto al Sud - che ha toccato punte massime sopra il 60%. (segue)
E' quanto emerge da un'indagine condotta per l'Adnkronos Salute dal Centro studi della Federazione nazionale dei medici di famiglia (Fimmg), che ha coinvolto oltre 1.500 camici bianchi (40% del Nord; 33% del Centro e 27% del Sud). Si tratta del primo dato ufficiale sulla campagna vaccinale 2012-2013 fornito da chi in prima persona si occupa di immunizzare dall'influenza stagionale le 'categorie a rischio': over 65, malati cronici e tutte quelle persone che lavorano a stretto contatto col pubblico come le forze dell'ordine o gli operatori sanitari.
Dall'analisi delle tabelle elaborate dalla Fimmg, emerge che per il 71% dei medici di base il numero dei vaccinati e' diminuito e per il 27% e' rimasto invariato; solo per il 2% e' invece aumentato. A dire che il tasso di vaccinazione e' diminuito e' il 74% dei medici del Sud del Paese, il 73% di quelli del Centro e il 66% di quelli che operano al Nord. L'indagine ha anche valutato la portata del calo del tasso di vaccinazione. "Rispetto allo scorso anno - afferma Paolo Misericordia, responsabile del Centro Studi della Fimmg - il numero dei vaccinati si e' ridotto dal 10 al 30% per il 62% dei medici di famiglia; entro il 10% per il 24% e di oltre il 30% per il 14% dei colleghi". All'interno di quest'ultimo range si e' pero' registrato una calo della vaccinazione - soprattutto al Sud - che ha toccato punte massime sopra il 60%. (segue)
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