Medicina, i pugliesi non emigrano Hanno vinto il 90% dei posti di Bari
Ben 303 concorrenti si sono piazzati in posizione utile all'immatricolazione, a fronte di 290 a concorso
martedì 01 ottobre 2013

Samantha Dell'Edera (Corriere del Mezzogiorno)
BARI - La Puglia resiste al Nord. E i posti per la facoltà di Medicina di Bari saranno occupati, nel 90 per cento dei casi, da ragazzi pugliesi. È quanto ha verificato l'associazione universitaria Studenti per, che ha analizzato i risultati della graduatoria del test di ammissione per la facoltà di Medicina. Dalle analisi preliminari gli studenti del Mezzogiorno risulterebbero meno meritevoli del Nord. Sembra far eccezione la sede di Bari, dove ben 303 concorrenti si sono piazzati in posizione utile all'immatricolazione, a fronte di 290 posti a concorso. «Vent'anni di corsi di preparazione al concorso di ammissione, curati dai rappresentanti degli studenti della lista Studenti per... in collaborazione con la Facoltà/Scuola di Medicina - afferma Salvatore Fedele, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione - hanno creato innanzitutto un movimento culturale positivo negli studenti pugliesi, che sanno ormai che il test di ammissione a Medicina non si improvvisa ma necessita di studio approfondito e mirato e questo ha portato quindi a questi risultati favorevoli».
BARI - La Puglia resiste al Nord. E i posti per la facoltà di Medicina di Bari saranno occupati, nel 90 per cento dei casi, da ragazzi pugliesi. È quanto ha verificato l'associazione universitaria Studenti per, che ha analizzato i risultati della graduatoria del test di ammissione per la facoltà di Medicina. Dalle analisi preliminari gli studenti del Mezzogiorno risulterebbero meno meritevoli del Nord. Sembra far eccezione la sede di Bari, dove ben 303 concorrenti si sono piazzati in posizione utile all'immatricolazione, a fronte di 290 posti a concorso. «Vent'anni di corsi di preparazione al concorso di ammissione, curati dai rappresentanti degli studenti della lista Studenti per... in collaborazione con la Facoltà/Scuola di Medicina - afferma Salvatore Fedele, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione - hanno creato innanzitutto un movimento culturale positivo negli studenti pugliesi, che sanno ormai che il test di ammissione a Medicina non si improvvisa ma necessita di studio approfondito e mirato e questo ha portato quindi a questi risultati favorevoli».
I ragazzi baresi riusciranno quindi a conservare il loro posto nel capoluogo regionale. Cosa che invece non sta accadendo in altri atenei come quelli del Nord dove gli studenti meritevoli non hanno trovato un banco libero nelle facoltà scelte da loro e dovranno quindi «emigrare» al Sud, dove la percentuale di esclusi è più elevata. «I corsi di preparazione curati dai rappresentanti degli studenti - interviene Eliano Cascardi, senatore accademico - rappresentano un ulteriore esempio di quella rete di solidarietà sociale che caratterizza la nostra popolazione meridionale e che è un valore aggiunto per la nostra società. Inoltre creano nella classe medica una importante mentalità di solidarietà, che fa la differenza per tutta la carriera professionale. Il tempo è stato galantuomo con gli organizzatori di questi eventi, che fino alcuni anni addietro avevano addirittura detrattori all'interno dell'Amministrazione centrale universitaria, che giunse alcuni anni addietro a negare il patrocinio gratuito». «I percorsi di Studenti per hanno registrato quest'anno quasi 2000 partecipanti e una proporzione di quasi il 60 per cento degli stessi ha superato la prova di ammissione a cui era candidato» riferisce Giuseppe Parisi, uno degli organizzatori del corso.
Intanto si è risolto il rischio sfratto per 300 ragazzi residenti nei collegi universitari. L'Adisu ha assicurato che avranno il loro posto letto. «Esprimo enorme soddisfazione per l’obiettivo raggiunto - commenta Gaetano Scianatico, consigliere di amministrazione dell'Adisu e studente di Azione universitaria - e ringrazio i vertici dell'Adisu per aver dato ascolto e attuazione alle mie richieste avanzate per conto di tutti gli studenti interessati con cui mi sono confrontato in queste settimane piuttosto tese e agitate».