Consiglio Nazionale Fimmg 7 settembre 2019: mozione finale

Permane lo stato di agitazione della categoria

sabato 07 settembre 2019

Consiglio Nazionale FIMMG del 7 settembre 2019
 

Il Consiglio Nazionale della FIMMG riunito a Roma in data 7 settembre 2019 presso lo Sheraton Hotel, via del Pattinaggio 100, sentita la relazione del Segretario Generale Nazionale, Silvestro Scotti,

la approva.

Il Consiglio Nazionale, 

ridiscusse le motivazioni alla base della richiesta dello stato di agitazione del Consiglio Nazionale del 6 luglio 2019, esplicitate con l’avvio dell’iniziativa #ADESSOBASTA!, e in particolare:

la necessità di evoluzione dell’attuale sistema organizzativo per garantire la presa in carico attraverso modelli di medicina di iniziativa e di accessibilità domiciliare,

l’incapacità di programmazione da parte delle istituzioni con il perdurare della mancata pubblicazione dei bandi di concorso per il triennio di formazione specifica 2019-2022,

il fiorire di proposte legislative che introducono e valorizzano altre figure professionali senza alcuna volontà di integrazione con la medicina generale, con l’evidente obiettivo di sostituzione e di task shifting della figura medica che gode del maggior gradimento da parte dei cittadini,

la problematica del ricambio generazionale e la particolare sofferenza del settore dell’emergenza sanitaria territoriale per il quale FIMMG ha già individuato nella differenziazione dei percorsi formativi la soluzione in grado di sopperire alla carenza di medici,

 
prende atto

che la firma della preintesa dell’ACN avvenuta il 5 settembre 2019, in seguito alle iniziative intraprese da FIMMG con una forte interlocuzione politica in particolare con il Presidente della Conferenza Stato Regioni Stefano Bonaccini e del Comitato di Settore Sergio Venturi, ha dimostrato la necessaria attenzione e considerazione nei confronti della Medicina Generale per affrontare e risolvere i principali temi della riorganizzazione che da anni FIMMG ritiene vitale per la sopravvivenza del Servizio Sanitario Nazionale;

 esprime soddisfazione 

per il riconoscimento dell’incremento a regime delle quote orarie e capitaria ridefinito al 31 dicembre 2017 e del riconoscimento dei relativi arretrati calcolati per il 2018 e 2019,

per la regolamentazione di quanto disposto dai cosiddetti decreti “Semplificazioni” e “Calabria” in tema di formazione specifica in medicina generale, garantendo criteri chiari e norme inequivocabili garantite dall’ACN, rispetto all’assegnazione ai medici in formazione degli incarichi rimasti vacanti dopo le procedure a favore degli aventi titolo, nonché il medesimo trattamento economico dei colleghi a tempo indeterminato.

Pur riconoscendo nella preintesa del 5 settembre un significativo passo avanti per il rinnovo complessivo dell’ACN, per il quale è stato condiviso dalle parti l’impegno ad accelerarne la definizione con un serrato calendario di incontri,

considerato che, a seguito della crisi di governo e della successiva formazione del nuovo governo, in attesa delle necessarie interlocuzioni e incontri, sicuramente urgenti, con i ministeri competenti, non esistono impegni governativi di investimento economico (riduzione IVA, decontribuzione per il personale di studio, iperammortamento, strumenti impresa 4.0) da ricavarsi nella prossima legge di stabilità necessari allo sviluppo dei micro-team in cui il medico di medicina generale trovi supporto di personale di studio e per l’introduzione di tecnologie di diagnostica e di telemedicina nella gestione della presa in carico e di altri strumenti innovativi (intelligenza artificiale) e in ulteriori provvedimenti legislativi per quanto dettagliato nelle motivazioni dello stato di agitazione.

 Il Consiglio Nazionale

chiede

al Segretario Generale Nazionale di mantenere lo stato di agitazione in atto, e lo delega alla gestione delle azioni conseguenti in base all’evoluzione della situazione politico-sindacale.

 

Il Consiglio Nazionale

ratifica la proposta del progetto “#ADESSOBASTA!” già avviato nelle sue prime tappe e da tenere attivo fino alla discussione parlamentare della legge di stabilità, per ascoltare e coinvolgere i cittadini, i colleghi e gli amministratori rispetto ai fondamenti che rendono la professione del Medico di Medicina Generale centrale nei percorsi di cura della persona e rispetto alle proposte di rinnovamento dell’organizzazione della medicina del territorio che riconoscano al medico di famiglia, responsabile del proprio studio anche nella funzione economica, le opportunità previste per l’ ”impresa” ad alta connotazione sociale; offre pertanto la propria disponibilità a sostenere con la propria presenza l’organizzazione e il coinvolgimento nel tour dei colleghi di tutte le province italiane, siano esse sede di tappa o ad esse vicine.

Infine,

 

nell’augurare al nuovo Ministro alla Salute Roberto Speranza buon lavoro, auspica che venga al più presto convocato un primo incontro nell’interesse del Servizio Sanitario Nazionale sui temi e le proposte illustrate dal Segretario Nazionale Generale di cui le strutture ministeriali sono già a conoscenza.