I bollini dei farmaci sono carte valori: l'esclusiva è al Poligrafico
Il Tar respinge il ricorso di una società privata contro l'internalizzazione
lunedì 30 maggio 2016

"L'interesse pubblico a sostegno del monopolio legale dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Ipzs)" nella produzione dei bollini farmaceutici "appare evidente sotto molteplici profili: prevenzione di frodi nel commercio di prodotti farmaceutici; monitoraggio di una componente assai rilevante della spesa pubblica quale quella del farmaco; tracciabilità del farmaco".
Lo scrivono i giudici della Terza Sezione del Tar del Lazio nel rigettare il ricorso di una società privata, la Nuceria Adesivi s.r.l, che metteva in dubbio il diritto di esclusiva di Ipzs nella fabbricazione dei bollini farmaceutici. La sentenza - la numero 05733 - dà un imprimatur di legittimità alla decisione del nuovo management dell'Istituto, sotto il totale controllo del Ministero dell'Economia, di procedere con un piano di produzione interna della totalità dei bollini farmaceutici per i quali in passato Ipzs si era avvalso di fornitori di privati.
La "internalizzazione", fissata fino al 77% dal nuovo piano industriale, ha comportato, nell'aprile 2015, la revoca di una procedura di gara europea per la produzione di 2,7miliardi di bollini farmaceutici e il conseguente ricorso da parte della Nuceria Adesivi srl, ditta privata vincitrice di una precedente gara e intenzionata a partecipare anche a quest'ultima. Per il Tar del Lazio "appare adeguatamente motivata e coerente la scelta di Ipzs di revocare la gara per l'affidamento dei bollini farmaceutici, tenuto conto della scelta strategia emersa nel piano industriale 2015-2017". Non solo: per i magistrati amministrativi non vi è alcun dubbio che i bollini autodesivi per i farmaci debbano essere annoverati alle "carte valori" e per questo sono sottoposti "ad un particolare regime che vede Ipzs l'ente istituzionalmente deputato alla loro produzione 'ex lege' ed in esclusiva".