Medici in maternità esclusi, è guerra

Repubblica Bari - L’Ordine: violata la Costituzione. L’Asl: per i precari non c’è scampo

domenica 11 novembre 2012

ANTONELLO CASSANO (Repubblica Bari)


NON si placano le polemiche contro la decisione della Asl Bari di non rinnovare i contratti per 17 lavoratori, tra medici e infermieri, in congedo per malattia e per maternità. A rinnovare le proteste contro la decisione aziendale è stato il presidente dell'Ordine dei medici di Bari, Filippo Anelli, che in una lettera aperta inviata al presidente della Regione Nichi Vendola, ha espresso «grande preoccupazione ». Una decisione «grave» quella
presa dalla Asl barese il 30 ottobre scorso, che con la delibera 1846 escludeva 17 lavoratori “in difficoltà” dalla lista dei 127 tra medici e infermieri interessati dalla proroga del contratto. «Un modo anomalo di procedere - secondo il presidente Anelli - perché incide in maniera discriminatoria sui principi tutelati dalla Costituzione».

Dura la replica del direttore generale Domenico Colasanto: «L'Asl di Bari respinge con assoluta fermezza l'accusa di violare i diritti fondamentali secondo i principi tutelati dalla Costituzione. La ricerca spasmodica di protagonismo – è scritto in una nota
firmata dalla direzione generale in replica alla lettera di Anelli – ha probabilmente offuscato la capacità del presidente dell'Ordine di comprendere i termini reali dei fatti».

A difesa della scelta di escludere i 17 lavoratori il dg Colasanto cita una sentenza del Tar Lombardia che, riguardo alla scadenza dei rapporti di lavoro a tempo determinato, ha stabilito l'esclusione dalla proroga di quelle lavoratrici che entrano in maternità prima della scadenza del contratto.
«È evidente – è scritto nel comunicato stampa – che la Asl Bari non ha in alcun modo violato alcun diritto individuale» anche perché, è il ragionamento di Colasanto, le cinque donne in maternità escluse dalla proroga del contratto riceveranno comunque la «corresponsione delle relative indennità di maternità».

Per gli altri 13 lavoratori il discorso è semplice e spietato al tempo stesso. Lo spiega bene il responsabile dell'area Gestione risorse umane dell'Asl Bari, Francesco Lippolis: «Purtroppo per gli infermieri a tempo determinato non c'è scampo. Saranno progressivamente sostituiti dagli infermieri in mobilità che stiamo inserendo in organico. È un'operazione cominciata questo mese e che andrà avanti fino all'assunzione completa di circa 100 infermieri. Se qualcuno pensava che il tempo determinato fosse un tentativo di ulteriore stabilizzazione dei rapporti di lavoro, rimarrà deluso ».




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