Campania, indennità ex guardie mediche, 10 mln di danno erariale

Coinvolte 50 persone, tra cui 7 dirigenti della Regione Campania e 43 dirigenti e funzionari delle Asl

lunedì 16 novembre 2015

Napoli, 16 nov. (AdnKronos Salute) - Un danno erariale da oltre 10 milioni di euro è stato accertato dai reparti del Comando regionale Campania della Guardia di finanza, a seguito di indagini avviate su delega della Procura regionale della Corte dei Conti e successivamente estese a tutto il territorio campano sulle indennità di continuità assistenziale in favore di medici convenzionati (ex guardie mediche).

La Procura ha contestato la responsabilità del danno erariale a 50 persone, tra cui 7 dirigenti della Regione Campania e 43 dirigenti e funzionari delle Asl. Le indagini hanno consentito di accertare che un'indennità, soppressa nel 2005 a seguito dell'introduzione di una ben più vantaggiosa "indennità omnicomprensiva" per effetto della sottoscrizione dell'Accordo collettivo nazionale (Acn), ha continuato a essere liquidata dalla maggioranza delle Asl campane a tutti i medici convenzionati. Secondo le Fiamme Gialle i medici hanno quindi trovato, in modo del tutto illegittimo, entrambe le indennità in busta paga.

Gli accertamenti, che inizialmente erano incentrati sulla sola Asl Napoli 1, sono stati successivamente estesi a tutte le Asl della regione e condotti d'iniziativa dai Nuclei di Polizia tributaria competenti, che hanno riscontrato come la "mala gestio" nel settore fosse ben più estesa di quanto inizialmente si potesse prevedere. Sulla base degli elementi investigativi forniti dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Napoli, la Procura contabile ha contestato a 50 soggetti la responsabilità di un danno erariale quantificato in complessivi 10,1 milioni di euro.