"La ASL Bari ha ridotto della metà i fondi dell'assistenza domiciliare

Adele Dentice denuncia la revoca della delibera per le cure ai malati oncologici e disabili gravi: da 4 a 2 milioni di euro

martedì 09 luglio 2013

(La Gazzetta del Mezzogiorno, pag 4)

L'assistenza domiciliare ai disabili gravi e ai malati oncologici sta subendo una decurta.zione della metà dei finanziamenti per il servizio nella MI Bari. F quanto denuncia Adele Dentice, già docente della San Nicola, da tempo in prima linea contro il disagio sociale. «11 27 aprile scorso ricorda - fu annunciato che la Regione aveva superato l'esame dei conti, con un deficit dí "soli" 41 milioni di euro, 10 in meno rispetto all'obiettivo prestabilito, di contro non sono rientrati i programmi operativi cometa rete dell'emergenza-urgenza, dei centri di salute mentale e dei laboratori di analisi e l'osservatorio prezzi. Con questi ulteriori tagli la Regione ha previsto la costruzione della rete dei consultori, l'attivazione di un modello territoriale per le cure psichiatriche, il rafforzamento dell'assistenza domiciliare e della prevenzione, per uscire, dal penultimo posto in cui viene relegata nei vari sondaggi nazionali».

A questo punto sí aprì una vaga speranza: «L'assessore Gentile - ricorda la Dentice - parlò di potenziamento dell'assistenza domiciliare integrata, diremmo solo nelle intenzioni, dal momento che, nella pratica, con la Delibera n. 670, la MI ha revocato il progetto di cure domiciliasi, che impegnava 4 milioni di curo per es-ternalizzaro l'assistenza domiciliare, limitando l'impegno a due insufficientissimi milioni di euro. Il motivo della revoca è sempre di natura economica e date le strettoie imposte è sembrato inopportuno alla. Direzione strategica, sulla base della verifica dei costi attuali per il servizio di assistenza domiciliare, proseguire la procedura di gara».

Le famiglie dei disabili e degli ammalati, dice ancora Adele Dentice, «sanno benissimo come le promesse di potenziamento della rete sono state vane, hanno ben chiaro che non è stato previsto alcun intervento organico e strutturale, anzi i cittadini più deboli sono rimasti ancora più soli e il peso e i costi della gestione e della cura delle persone non autosufficienti ricadono quasi esclusivamente sulle loro spalle». A fronte di questi drammi sconosciuti, «ci sono i tagli anche delle fondazioni di volontariato.

Il dottor Leonardo Damiani - aggiunge la Dentice - solleva seri dubbi in merito ai "Progetti di Vita indipendente" della Regione Puglia: 280 progetti lavorativi calibrati  su 2mila assunzioni di disabili con un finanziamenti di 8 milioni di euro. Si chiede, il dottore, se questi soldi non siano stati tolti da quelli destinati all'assistenza integrata».

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