Capitale del turismo ma a Gallipoli vogliono chiudere il pronto soccorso

Non più un pronto soccorso ma un punto di primo intervento che in estate sarà (ri)potenziato.

sabato 02 gennaio 2016

NUOVO QUOTIDIANO LECCE: Nel piano di riordino della Regione è previsto il ridimensionamento del pronto soccorso dell'ospedale di Gallipoli, proprio la struttura che da giugno a settembre diventa un punto di riferimento per centinaia di migliaia di turisti. Il progetto ha scatenato la polemica: a Gallipoli è mobilitazione.
La rabbia dei gallipolini: «Impensabile declassarci» Mobilitazione contro la chiusura del pronto soccorso: «Emiliano venga qui»
di Antonella MARGARITO

 «Gallipoli senza pronto soccorso? Come si può lasciare senza pronto soccorso il presidio di una città che fa turismo sei mesi l'anno con una popolazione che si quadruplica? Ed è solo uno dei paradossi di un piano di riordino davvero bizzaro, per usare un eufemismo». La voce è quella di Giacinto ScIglizzo presidente dell'associazione Sacro Cuore di Gesù, Ospedale dell'arco ionico onlus, ma è anche la voce del personale medico e paramedico, dei cittadini, dei commercianti e ancor di più degli operatori turistici della "città bella". Questi ultimi in particolare sanno perfettamente quali sono le domande che i turisti pongono prima di prenotare: assistenza sanitaria adeguata, pronto soccorso raggiungibile, per non parlare delle informazione delle famiglie in attesa, dei dializzati, vacanzieri che hanno i medesimi diritti degli altri. Gallipoli, a differenza di altri ospedali e della stesso Casarano, è già dotata degli standard di primo livello: il pronto soccorso ha i posti letto, la camera iperbarica, un reparto di rianimazione nuovo, sei postazioni di terapia intensiva all'interno di una cardiologia definita d'eccellenza, tra le prime dieci a livello nazionale.

Senza tralasciare lo spazio per l'eliporto, che dovrebbe solo essere liberato dalle erbacce. «Tutto questo - sottolinea Scigliuzzo - fa di Gallipoli un ospedale con le carte in regole per essere un dipartimento d'emergenza. Perché costruire ex novo qualcosa che un altro ospedale già possiede? Inoltre qui esiste un porto commerciale e molti porticcioli turistici, arrivano le navi da crociera, ma ci si rende conto di ciò che è Gallipoli?». Scigliuzzo si fa portavoce di tutta una comunità e ricorda che secondo il decreto ministeriale 70 del 2015, escludendo il Fazzi di Lecce, solo Gallipoli ha tutte le caratteristiche per essere il primo ospedale della provincia. Unico antisismico, con linea elettrica dedicata, eccellente viabilità dal momento che ha una sua uscita sulla superstrada.

Ma non è tutto. L'ospedale, di nuovissima costruzione, ha grandi stanze luminose che si affacciano sul mare, tanto che Gio- vanni Veronesi lo scelse come set per il suo "Una donna per amica", ed ha una capacità di 400 posti letto dei quali oggi ne vengono utilizzati circa la metà. Alcuni piani sono infatti totalmente vuoti, come quello sottostante l'ortopedia, considerata d'eccellenza, un blocco operatorio subito raggiungibile con sei sale operatorie due delle quali appena terminate e ancora da spacchettare per la modica spesa di 800mila euro e una settima dedicata alla cardiologia per gli interventi di elettrofisiologia e ablazione che, oltre Lecce, esegue solo Gallipoli. «Comunque le parole non rendono - prosegue Scigluzzo -, invitiamo il presidente Emiliano a visitare la struttura, magari in anonimato per vedere davvero cos'è e come lavora». Insomma è ritenuto un piano di riordino al curaro, quello riservato a Gallipoli, unico ospedale dell'arco ionico dopo Manduria.

«E bizzarro che la commissione nominata dal precedente direttore generale della Asl e che ha redatto le valutazioni sugli ospedali - dice Pasquale Li-gori, responsabile Uil medici dell'ospedale gallipolino - avesse tra i componenti i dirigenti delle direzioni sanitarie di Scorrano e Casarano, ma non quelli di Gallipoli o Galatina. Come può il dirigente del 118 provinciale, nella stessa commissione, non essere d'accordo che, per la viabilità, Gallipoli è l'ospedale servito meglio?». Gallipoli freme, ed anche i suoi politici, ed è così che il responsabile locale del Pd, Stefano Minerva, politicamente vicino al presidente Emiliano, e in odore di candidatura a sindaco, chiede e ottiene un incontro che si terrà a Bari a brevissimo «Con me - dice Minerva -ci saranno rappresentanti medici, ospedalieri, comitati, operatori turistici, insomma alcuni pezzi della città. Abbiamo la fortuna di essere ascoltati e ci giocheremo la partita». Anche il candidato sindaco di "Gallipoli Futura", Flavio Fa-sano, in prima linea per l'ospedale di Gallipoli, già da qualche giorno ha inviato una lettera al presidente Emiliano con un invito accorato: quello di visitare, in tempi stretti, l'ospedale gallipolino e incontrare i medici che ci lavorano. Le critiche al riordino Il turismo In estate la città quadruplica il numero di abitanti e turisti che richiedono sicurezza Lo spreco Gli operatori lanciano l'Sos: «Immobile nuovo, con sale operatorie mai inaugurate»