Comitato Permanente Regionale per la Medicina Generale del 11/09/2013
Sicurezza sedi continuità assistenziale; - Presa in carico pazienti cronici.
giovedì 26 settembre 2013
Ordine del Giorno:
- • Sicurezza sedi continuità assistenziale;
- • Presa in carico pazienti cronici.
Inizio riunione ore 15.30.
Introduce la discussione il dr. Pomo, il quale comunica ai partecipanti la temporanea indisponibilità dell’Assessore che sarà presente al CPR , non appena si libererà da impegni inderogabili sopraggiunti.
In relazione al 1° punto iscritto all’o.d.g., il dr. Pomo, in via preliminare, coglie l’occasione per ricordare la figura della dr.ssa Labriola Paola vittima dell’efferato delitto ad opera di un paziente del C.S.M. .
Nello specifico precisa che lo spirito di questo incontro è finalizzato ad effettuare una ricognizione sugli interventi strutturali da effettuarsi all’interno delle singole sedi di C.A. per la loro messa in sicurezza, anche alla luce della loro integrazione con le prescrizioni previste dalla legge “Balduzzi”.
A tale riguardo invita i convenuti a voler rappresentare le esigenze e le proposte operative da attuarsi.
Si da atto che alle ore 15.45 interviene ai lavori del CPR l’Assessore Elena Gentile.
Il dr. Anelli, in nome e per conto della O.S. Fimmg , evidenzia che la sostenibilità degli interventi è legata alla copertura finanziaria, con la conseguenza che il diritto alla salute, contemplato dall’art. 32 della Costituzione, è un diritto affievolito e subordinato alle disponibilità finanziarie. Il conflitto sociale che si è venuto a determinare negli ultimi tempi è dovuto ad un disagio sociale da parte degli utenti che si rivolgono al medico, per richiedere istanze che vengono disattese dalla società civile. Tale diniego scatena comportamenti aggressivi
Pertanto, in ordine alla “ messa in sicurezza delle sedi di continuità assistenziale”, chiede che vengano attivati e rese operative le indicazioni già richiamate nell’accordo integrativo regionale di cui alla DGR 2289/2007.
La dr.ssa Lampugnani in nome e per conto della O.S. SMI ritiene che l’unica risposta che si possa dare nell’immediato è quella di riprendere un dialogo con la cittadinanza in un contesto di sedi dignitose e decorose. Nell’immediato pratico propone:
1) Un incontro a livello provinciale con i singoli operatori della C.A. in cui vengano rappresentate le loro esigenze ;
2) In questi incontri auspica la presenza dei DD.GG. che rappresentano i soggetti che devono rendere operative le determinazioni assunte in seno al CPR;
3) La opportunità di predisporre un questionario da sottoporre ai singoli operatori.
Inoltre, chiede che venga data attivazione alle prescrizioni contrattuali,, in materia di rapporto ottimale - 1 medico di C.A. ogni 5000 abitanti - che in alcuni contesti risulta sottodimensionato.
Al riguardo il dr. Pomo precisa che a livello Regionale, secondo il tavolo “Massicci”, la strutturazione della C.A. in Puglia risulta sovradimensionata rispetto agli standard, pertanto prima di procedere ad eventuali nuove implementazioni occorre pensare ad una riorganizzazione delle sedi C.A., garantendo la loro informatizzazione.
Il Dr. Chiodo in nome e per conto dello SNAMI, condivide pienamente quanto detto dal Dr. Anelli, che rispecchia un andamento di carattere nazionale. Nello specifico per quanto riguarda la C.A., ripercorre l’istituzione della guardia medica che inizialmente prevedeva un “filtro”, per cui l’assistito non veniva a contatto con i medici di C.A. ma interloquiva inizialmente tramite un call - center che gestiva le chiamate. Attualmente, ritiene che la “politica” utilizza i MMG per creare consenso, finendo con lo scaricare sui MMG l’inefficienza del sistema, tanto da prefigurare l’ipotesi che molti servizi saranno scaricati sui MMG, tanto da indurre quest’ultimi ad assumere “ guardie giurate” , per gestire i conflitti che si determinano con gli assistiti, i quali chiedono cose che non sono in grado di fornire per carenze di risorse. Pertanto, al fine di evitare conflitti di interessi, auspica la istituzione di un tavolo tecnico, in cui vengano delineate e definite le prerogative della “professione medica” ivi compresi i compiti e le attribuzioni dei medici di C.A. che oramai non sono più rispondenti ai dettati di cui all’art. 62 dell’ACN vigente .
Il Dr. Pomo chiarisce che, altre ipotesi di organizzare la C.A. su basi diverse è stata già valutata dal CPR, il quale ha ritenuto opportuno mantenere l’attuale assetto.
Il dr. Chiodo ritiene a suo giudizio che, l’attuale modello organizzativo non è più rispondente alle esigenze per cui è nata la C.A. , partendo dal DPR 41/91 ad oggi ovvero dal fatto che inizialmente si parlava di competenze d’urgenza ed oggi si parla di chiamate non differibili.
Entrambe hanno la stessa valenza giuridica ai sensi del Decreto Ministero della sanità del 15/5/92. In definitiva la popolazione utilizza impropriamente il servizio per necessità che tali non sono o per richieste improprie snaturando le finalità della continuità assistenziale.
Il dr. Calabrese in nome e per conto O.S. Fimmg, rappresenta che attualmente, la C.A. è vissuta in una dimensione diversa rispetto al passato, poiché piuttosto che attività di “transito”, per molti è diventata “zona di stasi”. Attualmente le sedi di C.A. sono rispondenti alle esigenze di garantire le prestazioni indifferibili, i cui dati risultano essere perfettamente in linea con i dati nazionali. Ad ogni buon conto dichiara di non avere alcuna difficoltà a rivedere i modelli organizzativi della C.A. .
L’Assessore al Welfare, ribadisce che lo scopo di tale incontro, al di là della enfatizzazione del momento, è quello di assicurare la sicurezza delle sedi di C.A. e degli operatori tutti, con riflessi anche sulla qualità delle prestazioni. Pertanto, invita tutti gli operatori a formulare una relazione che attesti l’attuale stato delle sedi di C.A..
A tale riguardo il dr. Pomo ritiene che tali relazioni possano essere elaborate da parte dei C.C.A., per quanto attiene i requisiti di idoneità, mentre ai DD.GG. saranno richieste notizie in merito alle attività amministrative, circa la esistenza dei contratti di locazione ed i nominativi dei locatari.
Si concorda di definire in sede di Ufficio di Segreteria “una griglia” che individui i requisiti minimi per valutare la idoneità delle sedi di C.A..
Il Dr. Aprile in nome e per conto O.S. Fimmg, rileva che dopo aver approfondito il problema connesso alla “ sicurezza logistica”, tuttavia è necessario avviare una campagna di informazione nei confronti della cittadinanza in ordine ai servizi offerti dalla C.A..
Il dr. Pomo, assicura i convenuti, che tale problematica è stata già affrontata, tanto da ipotizzare una forma di “ pubblicità progresso” i cui saranno coinvolti sia i MMG che i medici di C.A..
Si demanda all’ufficio di segreteria la definizione della data per elaborare “la griglia” in precedenza richiamata.
Il dr. Anelli, in via pregiudiziale, richiama l’attenzione dell’Assessorato sul grado di conflittualità che si è determinato, a far tempo da gennaio 2013, in materia di “prerogative sindacali”, con l’invito a volersi uniformare alle statuizioni profuse nella sentenza del Giudice di lavoro del Tribunale di Lecce.Pertanto, nello spirito di collaborazione, invita la parte pubblica a voler rivedere le proprie posizioni.
Il Dr. Pomo, al riguardo, informa i presenti che ci sono anche pronunciamenti giurisprudenziali diametralmente opposti alle statuizioni del Giudice di Pace di Lecce. Pertanto, tale argomento, pur non essendo iscritto all’o.d.g., potrà essere oggetto di discussione e di confronto da affrontare nella prossima riunione del CPR, che viene fissata per il giorno 25/09/2013 –ore 15.00 – in cui si dovrà discutere anche sull’altro argomento iscritto all’o.d.g..
La O.S. FIMMG consegna un documento, in ordine alla sicurezza delle sedi di C.A. , che viene acquisito agli atti.
L.c.s.
La seduta si chiude alle ore 18,30
Letto, confermato e sottoscritto. Il segretario redigente
(Dott. Vito Carbone)