Uso compassionevole di nivolumab per tumore al polmone squamocellulare

il nivolumab vs. docetaxel, hanno mostrato un vantaggio di sopravvivenza altamente significativo

martedì 21 aprile 2015

E’ stato attivato un programma di uso compassionevole del farmaco nivolumab per consentire l’accesso al trattamento di tutti i pazienti con diagnosi di tumore al polmone squamocellulare non resecabile e/o metastatico. II risultati dello studio di fase III CheckMate-017 che confrontava, in pazienti con NSCLC squamocellulare metastatico in progressione, durante o dopo una I linea di chemioterapia contenente platino, il nivolumab vs. docetaxel, hanno mostrato un vantaggio di sopravvivenza altamente significativo, con OS mediana di 9.2 vs 6 mesi (HR=0,59 95%IC 0.44,0.79; p=0,00025) a favore del trattamento con nivolumab.

Tenuto conto di tali risultati ottenuti in uno specifico setting terapeutico caratterizzato da prognosi infausta e limitate alternative terapeutiche, AIFA,  AIOM e  CIPOMO hanno congiuntamente richiesto all’Azienda produttrice, Bristol Myers Squibb, l’attivazione di un programma di uso compassionevole, ai sensi del DM 8 maggio 2003, per tutti i pazienti italiani. L’Azienda si è resa disponibile a procedere all'immediata attivazione del programma, con l'impegno ad accogliere richieste per il trattamento di nuovi pazienti sino alla data di registrazione europea (EC decision).

Nivolumab appartiene ad una classe di nuovi farmaci immuno-terapici che, in virtù del loro meccanismo d'azione, sembrano in grado di indurre risposte durature, prolungando l'aspettativa di vita dei pazienti.

Leggi la comunicazione AIFA

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