Servizio 118, la rivolta dei medici Fimmg: con AREU 400 operatori rischiano il posto. Ruscitti: balle

Ok della giunta la delibera che dà vita all'Areu, l'Azienda in cui accorpare tutti i pronto intervento. La Regione: passaggio graduale

venerdì 26 ottobre 2018

La Gazzetta del Mezzogiorno

la Fimmg Puglia ha dichiarato lo stato di agitazione per i medici impiegati nel servizio 118. «Dall'incontro non sono infatti emerse informazioni né circa il destino dei medici attualmente impiegati nel 118, né circa l'organizzazione o la programmazione della futura Agenzia. In modo un po' paradossale, in quello che doveva essere un incontro di presentazione dell'Areu, la Regione - riporta una nota della Fimmg - non ha fornito dettagli e ha rinviato ogni chiarimento a dopo l'approvazione della legge istitutiva da parte del Consiglio regionale». Ancora nessuna soluzione, secondo i medici, «per gli oltre 400 medici pugliesi in convenzione impiegati nel servizio di emergenza urgenza e che secondo la Regione dovrebbero passare ad un rapporto di lavoro dipendente all'interno dell'Areu». Inoltre, non solo «non vi è alcuna norma che consente ai medici in convenzione il passaggio alla dipendenza», ma si pone anche il problema che «oltre il 90% di loro non potrebbe accedere al concorso per l'assunzione, dato che sono sprovvisti dei titoli richiesti per la dirigenza medica dipendente». Una tesi, tra l'altro, che «viola l'intesa 22/89 del 2007 tra Regione Puglia e le organizzazioni sindacali della medicina generale» e che rischia di lasciare a casa oltre 400 medici. Per questo sa- *GEr rebbe necessario, al di là degli annunci, che la Regione «modifichi il disegno di legge, in modo che il personale medico del 118 possa passare all'AREU mantenendo il rapporto in convenzione attuale - dichiara Nicola Gaballo, Fimmg Emergenza Puglia - e che soprattutto chiariscai s come si intende garantire ai cittadini gli attuali livelli di assistenza. Quante saranno le ambulanze, quanti i medici e i soccorritori nella Areu?». All'allarme dei medici si associa Fratelli d'Italia. Il deputato Marcello Gemmato farà un'interrogazione al Ministro della Salute, mentre per il capogruppo al Comune di Bari Filippo Melchiorre si tratta dell'«ennesimo flop della sanità pugliese, che cagiona danni alle nostre comunità». Palra di accuse «prive di ogni fondamento» il direttore del Dipartimento Salute della Regione Giancarlo Ruscitti, spiegando che «la Regione non intende privarsi del contributo dei medici che oggi prestano con impegno e abnegazione la loro opera nel sistema 118: nel disegno di legge approvato dalla Giunta, pur prevedendo, come in moltissime altre regioni italiane, un percorso di passaggio alla dipendenza che assicuri un inserimento organico degli stessi nel SSR, è stata inserita una norma transitoria - sottolinea -che assicura la tutela di questi medici. L'art. 16 sulle disposizioni transitorie chiarisce infatti, incontrovertibilmente, che nelle more della completa attuazione del nuovo assetto, i medici impiegati nel servizio di emergenza 118 potranno continuare ad essere impiegati in regime di convenzione». Chiarite le procedure di passaggio alla dipendenza, «la Regione procederà valorizzando l'esperienza maturata nel settore». Dunque, «lamentare l'assenza di risposte da parte della Regione significa fingere di ignorare che in realtà gli ostacoli per realizzare questa operazione sono in larga misura di carattere nazionale». Sarebbe più utile che i sindacatii, che in realtà nelle audizioni si erano espressi con «voci favorevoli alla creazione di una Azienda regionale», insieme alla Regione intervenissero «sul quadro normativo a cui la Fimmg fa riferimento».