Rinnovo ACN, Fimmg proclama sciopero per il 19 maggio

Il testo della lettera inviata ai ministri competenti, ai presidenti di Regione

lunedì 27 aprile 2015

Fimmg ha proclamato lo sciopero generale il 19 maggio per lo stallo del rinnovo della Convenzione. 

Di seguito il testo della lettera inviata ai ministri competenti, ai presidenti di Regione e al presidente della Commissione di Garanzia per l’Attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali:


Proclamazione sciopero dei medici di medicina generale – articolazione delle giornate di astensione dal lavoro per settore. 
 


Con la presente si comunica alle SS.LL che la Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), sindacato rappresentativo dei medici di medicina generale, trascorsi i tempi previsti per le eventuali procedure di raffreddamento e conciliazione da parte del Ministero del Lavoro dopo la dichiarazione dello stato di agitazione del 16 dicembre 2014 (Prot. n. GM/2014/692), rinnovato il 7 Aprile 2015 (Prot. n. GM/2015/165), proclama le sotto indicate giornate di sciopero nazionale della Categoria articolate per settore. 

Le modalità dello sciopero, nel rispetto della normativa vigente, saranno così articolate:
1. medici di medicina generale del settore di assistenza primaria: chiusura di tutti gli studi in data 19 maggio 2015. Dalle ore 8,00 alle ore 20,00.
I medici garantiranno, quali prestazioni indispensabili, come previsto dal comma 3 dell’art. 31 ACN vigente:
a) visite domiciliari urgenti
b) visite in assistenza programmata a pazienti terminali
c) prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI)
d) nonché le ulteriori prestazioni definite nell’ambito degli Accordi regionali.
   
2. medici di continuità assistenziale: astensione dal lavoro dalle ore 20.00 alle ore 24.00 del giorno 19 maggio 2015. 
Saranno garantite le prestazioni indispensabili secondo quanto previsto dal comma 4 dell’art. 31 ACN vigente. 
3. medici di emergenza sanitaria: astensione dal lavoro dalle ore 8,00 alle ore 12.00 del giorno 19 maggio 2015.
Saranno garantite le prestazioni indispensabili secondo quanto previsto dal comma 4 dell’art. 31 ACN vigente. 
4. medici dei servizi territoriali: astensione dal lavoro dalle ore 8,00 alle ore 12.00 del giorno 19 maggio 2015. 
Saranno garantite le prestazioni indispensabili individuate dal comma 12 dell’art. 78 ACN vigente
5. medici penitenziari: non accesso negli Istituti Penitenziari dei Medici incaricati per il giorno 19 maggio 2015. Saranno garantite le seguenti prestazioni indispensabili:
1) le urgenze.
2) le visite ai nuovi Giunti.
3) il N.O ai partenti in Causa.
 
L’azione di protesta è rivolta alla Conferenza delle Regioni per la mancata attuazione della legge n. 189 del 2012 che prevede al comma 6, articolo 1, l’obbligo per le Regioni di pervenire alla stipula degli Accordi Collettivi Nazionali per la medicina generale entro 6 mesi. 
Attualmente le trattative risultano sospese da circa 6 mesi, nonostante in data 4 marzo sia stato condiviso tra le organizzazioni sindacali rappresentative della medicina convenzionata e il Presidente del Comitato di settore regioni-sanità un documento politico con l’obiettivo esplicito di far ripartire rapidamente le trattative per il rinnovo convenzionale. 
La Fimmg ribadisce che l’inerzia non trova alcuna giustificazione nella crisi economica cui il Paese è soggetto, perché è chiaro nella legge n. 189 del 2012, nelle leggi di stabilità 2014 e 2015 e nella volontà delle parti, che il rinnovo deve avvenire a costanza di risorse; proprio la riscrittura della Convenzione costituisce momento fondamentale per l’improcrastinabile riorganizzazione dell’Assistenza Primaria e quindi anche per un uso più razionale delle risorse messe a disposizione per il finanziamento del SSN e rappresenta, quindi, un contributo alla sostenibilità del SSN stesso, fine che, unitamente alla tutela della salute della popolazione, qualsiasi amministratore interessato al bene pubblico dovrebbe perseguire nel più breve tempo possibile.
Altre giornate di sciopero saranno proclamate a seguire nelle settimane e mesi successivi, fino ad ottenimento di adeguata risposta da parte della Conferenza delle Regioni.
Quanto sopra per adempiere agli obblighi previsti dalla normativa vigente. 

Distinti saluti.
Giacomo Milillo