Un mal di testa, muore in corsia a 29 anni

La ragazza rumena era ricoverata al Policlinico da una settimana. Indagati due medici

sabato 15 agosto 2015

Corriere del Mezzogiorno

E' stata ricoverata al Policlinico di Bari per continui dolori alla testa, dopo una settimana nel reparto di Neurologia è morta. È giallo sul decesso di una 2o,enne romena, la Procura barese ha aperto un'inchiesta e ha iscritto nel registro degli indagati i due medici che hanno assistito la giovane donna. Nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia per individuare le cause che hanno provocato la morte. L'ipotesi di reato del pm Ettore Cardinali è omicidio col- poso. a pagina 9 Damiani «Ho dolore alla testa» Muore dopo il ricovero Vittima una rumena, indagati due medici bari Pdcoverata per continui e lancinanti dolori alla testa che le provocavano anche nausea, dopo una settimana in ospedale è morta. E' giallo sul decesso di una ragazza romena di appena 29 anni, la Procura di Bari vuole vederci chiaro e ha aperto un'inchiesta. Il pm inquirente, Ettore Cardinali, ha disposto che venga eseguita l'autopsia per individuare le cause che hanno provocato la morte della giovane, assunta come colf da una famiglia barese. L'incarico di effettuare l'esame autoptico è stato affidato al medico legale Liliana Innamorato, ma bisognerà attendere almeno 60 giorni prima che vengano consegnati i risultati. L'indagine è scattata dopo la denuncia presentata dal convivente della donna, un ragazzo barese. La vicenda risale allo scorso giugno, quando la 2genne - che sino a quel momento non aveva mai sofferto di emicrania - comincia ad avvertire i primi mal di testa. Inizialmente non dà molto peso ai leggeri malori, ma col passare delle ore la situazione si fa insostenibile. I dolori si intensificano, diventano insopportabili e le provocano anche vomito. A quel punto, assieme al fidanzato decide di raggiungere il pronto soccorso del Policlinico. I medici che la visitano capiscono che c'è qualcosa che non va e le consigliano il ricovero, la donna viene così trasferita nel reparto universitario di Neurologia. Per quasi sette giorni viene sottoposta ad accertamenti, ma continua a stare male, le sue condizioni peggiorano di ora in ora. Sino al 14 giugno, quando il suo cuore smette di battere e i tentativi di tenerla invita sono tutti inutili. Il convivente non si dà pace, ritiene che non sia stato fatto tutto il possibile per salvare la sua fidanzata e allora decide di presentare un esposto, che è finito sulla scrivania del pm di turno, Ettore Cardinali. Come atto dovuto, due medici del reparto nel quale è stata ricoverata la giovane sono stati iscritti nel registro degli indagati, in modo da consentirli di nominare dei propri periti e partecipare all'autopsia