La relazione del Segretario Scotti al Congresso Nazionale

Un microteam per supportare medico di famiglia

mercoledì 09 ottobre 2019

“L’unica risposta che riusciamo ad immaginare è che va cambiato il contenitore. Da questo nasce la proposta di FIMMG del Microteam, dove il contenitore non è più il singolo medico ma una unità multi professionale composta da un medico di famiglia, un collaboratore di studio medico, un infermiere e, attraverso la definizione del ruolo unico, integrata dal medico di continuità assistenziale o, come sarà definito nel prossimo ACN, dal Medico di Medicina Generale a ciclo orario”. E' uno dei passaggi della relazione di Silvestro Scotti al 76° Congresso FIMMG-Metis in corso a Villasimius.

“È chiaro che per cambiare il contenitore servono risorse – ha aggiunto Scotti - Risorse che da anni si è cercato di individuare attraverso meccanismi di sperimentazione anche all’interno dell’Accordo Collettivo Nazionale della Medicina Generale, meccanismi correttamente e fortemente voluti dagli stessi professionisti per tentare un indirizzo di sviluppo del proprio lavoro. Ma, diciamolo con chiarezza, quelle risorse non avrebbero dovuto essere orientate alla incentivazione degli obiettivi professionali e assistenziali e non di quelli organizzativi e strutturali come succede per tutte le altre categorie contrattuali del SSN? “.

 

Speranza: sì a microteam per medici di famiglia

L'idea del micro team delle cure primarie "va nella direzione giusta" e "possiamo provare insieme a lavorarci". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, che, intervenendo oggi al 76/mo Congresso della Federazione dei Medici di Medicina Generale (Fimmg), ha anche accennato alla "possibilita' di drenare risorse extra fondo sanitario nazionale". I medici di medicina generale, ha detto il ministro, sono "il primo mattone di una relazione tra cittadino e Servizio sanitario nazionale" e il loro ruolo "puo' diventare ancora piu' centrale e decisivo". Per far si' che cio' avvenga, "dobbiamo mettere in campo soluzioni concrete". Tra queste anche l'ipotesi del micro team lanciata dalla Fimmg, che vede il medico di famiglia affiancato da personale infermieristico, operatori socio-sanitari e amministrativo. "Penso che su questa sfida che lanciate, lo Stato e il ministero ci devono stare. Potrebbe rappresentare anche ricadute occupazionali importanti per il Paese", ha commentato Speranza.