Andamento prescrittivo dei farmaci a base di colecalciferolo.

Preferire le confezioni in gocce e monodose da 100000 e 300000 Unita (Nota ASL BA 284275/UOR06 07/12/2017)

giovedì 07 dicembre 2017

I dati di spesa della farmaceutica convenzionata dell’ASL BA, relativi al periodo gennaiosettembre
2017, attestano, per i farmaci a base di colecalciferolo (Vitamina D3), il più alto
incremento di spesa rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, con un tasso di crescita del
22% corrispondente ad € 902.569,34.

L’Agenzia Italiana del Farmaco, già nel 2014, definiva la Vitamina D un “sorvegliato
speciale”, per il trend di crescita costante e per la possibilità di un utilizzo inappropriato da parte
dei pazienti.

Si riportano gli utilizzi dei medicinali a base di colecalciferolo (ATC: A11CC05) come
descritti in scheda tecnica e come dettagliati nel paragrafo “posologia e modo di
somministrazione”:

Indicazione: Prevenzioni e trattamento carenza di vitamina D.
Trattamento della carenza di vitamina D: la carenza di vitamina D deve essere accertata
clinicamente e/o con indagini di laboratorio. Il trattamento è teso a ripristinare i depositi di
vitamina D e sarà seguito da una terapia di mantenimento se persiste il rischio di carenza, ad un
dosaggio di vitamina D idoneo alla prevenzione. Nella maggior parte dei casi è consigliabile non
superare, in fase di trattamento, una dose cumulativa di 600.000 U.I. all’anno, salvo diverso
parere del medico;

Prevenzione della carenza di vitamina D: la somministrazione preventiva di Vitamina D è
consigliata in tutte le condizioni caratterizzate da maggior rischio di carenza o da aumentato
fabbisogno.


È generalmente riconosciuto che la prevenzione della carenza di vitamina D deve essere effettuata:
- in maniera sistematica nel neonato (in particolare nel prematuro), nel lattante, nella donna
in gravidanza (ultimo trimestre) e nella donna che allatta alla fine dell’inverno e in
primavera, nel soggetto anziano, eventualmente nel bambino e nell’adolescente se
l’esposizione solare è insufficiente;
- nelle seguenti condizioni:
 scarsa esposizione solare o intensa pigmentazione cutanea, regime alimentare
squilibrato (povero di calcio, vegetariano, ecc.), patologie dermatologiche estese o
malattie granulomatose (tubercolosi, lebbra, ecc.);
 soggetti in trattamento con anticonvulsivanti (barbiturici, fenitoina, primidone);
 soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee a lungo termine;
 patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica);
 insufficienza epatica.

(...)

Dall’analisi dei costi (Tabella A) si evince che, nell’ambito delle formulazioni somministrabili
per via orale, il flacone multidose con contagocce da 100.000 UI/10 ml e le formulazioni in fiale da
300.000UI/ml e da 100.000UI/ml, hanno un costo DDD inferiore rispetto alle formulazioni
monodose.

Di seguito si riportano i dati di spesa e di consumo, registrati nella nostra ASL nel periodo
gennaio-settembre 2017 per le diverse formulazioni a base di colecalciferolo (Grafico 1 e 2).
La lettura dei grafici, evidenzia l’importante impatto economico derivante dalla scelta tra le
diverse formulazioni. La formulazione multidose avendo un costo DDD pari ad 1/4 rispetto alla
formulazione monodose da 1 fl 25000 UI/2,5 ml e pari ad 1/3 rispetto alla formulazione monodose da
2 fl da 25000 UI/2,5 ml e da 50000 UI permette un rilevante abbattimento dei costi a parità di DDD
utilizzate.

Si fa presente, quanto riportato nel documento di indirizzo per l’impiego dei farmaci per il
trattamento dell’osteoporosi, del 23 febbraio 2017, pubblicato dalla Regione Veneto, “l’approccio più
fisiologico della supplementazione con Vitamina D è quello giornaliero; tuttavia ai fini di migliorare
l’aderenza al trattamento si ritiene accettabile il ricorso a dosi equivalenti settimanali o mensili”.
Considerato che la specialità più prescritta nel periodo d’analisi è la formulazione monodose da 2 fl
da 25000 UI/2,5 ml, si invitano i medici a valutare, caso per caso, la compliance del paziente nella
scelta delle formulazioni da utilizzare, al fine di effettuare una razionalizzazione delle risorse
mantenendo gli standard prescrittivi idonei.