Fattura elettronica e bancomat per i medici: come funzioneranno

Il ruolo del sistema Tessera sanitaria che s'interfaccerà con Fisco e Guardia di Finanza

venerdì 18 ottobre 2019

Dott-Net

Fattura elettronica e bancomat per i medici: per ora i professionisti del settore hanno potuto dormire sonni tranquilli, ma alcune novità sono in arrivo come abbiamo già anticipato nei giorni scorsi. Il testo del Decreto Fiscale proroga l’esonero per i sanitari dall’invio dei dati delle prestazioni svolte in libera professione sui pazienti anche quelle non oggetto di invio al sistema Tessera Sanitaria (ad esempio perché il paziente si è opposto, a rischio di non portare la spesa in detrazione nel modello 730).

Lo stabilisce l’articolo 16 provvisorio del testo ora all’attenzione della Commissione europea a Bruxelles. Si conferma così, si legge su mondoprofessionisti.it, dopo il 2019, anche per il 2020 il divieto di fare fatture elettroniche per spedirle al sistema di interscambio del Fisco come fossero fatture di normali prestazioni commerciali: un divieto previsto dalla conversione del decreto legge 119/2018 in attesa che il sistema Sdi sia reso “sicuro” dal punto di vista della privacy dei dati sensibili.

Il sistema Ts da parte sua girerà al Fisco i dati delle fatture ricevute escludendo descrizione e codice fiscale del cliente. Per inciso, i file delle fatture elettroniche non “dureranno” più 5 anni negli archivi del Fisco ma saranno memorizzati (articolo 15) fino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione di riferimento “ovvero fino alla definizione di eventuali giudizi”. Li potranno usare nel frattempo sia la Guardia di finanza nelle sue funzioni di polizia economica e finanziaria sia Agenzia delle entrate e GdF per l’analisi del rischio e il controllo della spesa pubblica. Grazie all’uso corrente delle fatture elettroniche, peraltro, a partire dalle operazioni Iva effettuate dal 1° luglio 2020, l’Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei lavoratori autonomi le bozze dei registri Iva e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche e dal 2021 la dichiarazione annuale Iva.

Il bancomat per i medici

E veniamo al “Pos”: l’obbligo di tenere il lettore bancomat in studio già c’era, ma non c’erano fin qui le sanzioni. Ora chiunque offra prestazioni professionali e neghi un pagamento con carta di debito o di credito sarà soggetto a sanzione amministrativa pari a 30 Euro, aumentata del 4 % del valore della transazione contestata (articolo 23 provvisorio). Altra disposizione che andrà dettagliata con attenzione: soggetti Iva e professionisti tenuti alle scritture contabili – 1,4 milioni di contribuenti forfettari e 2,2 a tassazione ordinaria – dovranno tenere separati i conti bancari per l’esercizio dell’attività da quelli per le spese di famiglia. Si proroga a tutto il 2020 il super-ammortamento al 140% del valore per l’acquisto da parte del professionista di nuova dotazione e l’iper-ammortamento al 270% per chi acquisti vera innovazione tecnologica. Sempre in sanità, è prevista la proroga a tutto dicembre del termine per concludere il patto sulla salute tra stato e regioni.