Convenzione medicina generale, passaggi decisivi entro gennaio. Il punto della situazione

Molti gli scogli da affrontare: ruolo unico (assistenza primaria-continuità assistenziale), tutela sindacale e procedimenti disciplinari.

lunedì 23 dicembre 2019

Doctor 33

Non ci sarà la firma degli accordi nazionali di medicina generale e di pediatria entro fine anno, come aveva in qualche modo pensato il legislatore prevedendo l'affiancamento temporale della durata di convenzioni e contratti. Se il contratto dei medici dirigenti del Servizio sanitario nazionale dopo la firma del 19 dicembre adesso è "legge", per le convenzioni quello che sindacati e Sisac paragonano informalmente a un "Giro d'Italia" è ancora da scrivere per metà o poco meno. Per meglio dire, i tapponi Sud-Nord sono fatti, mancano i passi alpini. Che sarebbero, stando a fonti bene informate: ruolo unico (assistenza primaria-continuità assistenziale), tutela sindacale e procedimenti disciplinari. La trattativa è bene avviata, in tre mesi sono stati affrontati argomenti solo 2-3 anni fa considerati estremamente complessi come le aggregazioni, e questo è da considerarsi un fatto molto positivo. Ci sono però distanze almeno in linea di principio tra l'agenzia interregionale Sisac ed i sindacati sui tre temi citati, e c'è da valutare eventuali ricadute della Finanziaria sull'articolato. Inoltre, alla fine della trattativa il testo sarà rivisto per renderlo più armonico. Il percorso dovrebbe presumibilmente prendere i primi tre mesi del 2020. Il messaggio su cui Sisac e sindacati sembrano concordare è che completare il "Giro" fin qui non pare impresa impossibile.

Tra l'altro sono appena stati calendarizzati gli incontri di gennaio e febbraio, la sensazione è che si procederà serrati. Cosa manca ancora? Da alcune indiscrezioni si potrebbe intuire la necessità di un ulteriore tassello. Ad agosto-settembre c'era stata una pre-intesa tra Sisac e sindacati, due argomenti chiave erano stati affrontati in via preliminare: l'armonizzazione delle norme del decreto Calabria sulla possibilità di far concorrere alle zone carenti i giovani medici del corso di formazione con il dettato dell'Accordo collettivo e lo sblocco delle risorse per coprire l'erogazione a regime degli arretrati 2016-2017, ma perché la pre-intesa avesse degli effetti occorrevano non uno ma due atti di indirizzo. Al momento questi atti già elaborati dal comitato di settore - altro organismo interregionale- sono all'attenzione del Governo che non ha ancora restituito le carte. I tempi per avviare la trattativa a conclusione dipendono anche dal completamento dell'iter ad essi relativo. In pratica, prima si chiude la partita arretrati-semplificazione delle regole sui giovani e prima si chiude tutto. Non resta dunque che attendere la ripresa dei colloqui e l'ok di un governo che, nella figura del Ministro della Salute Roberto Speranza, sarebbe già stato sollecitato, e prossimo ad intervenire. Ricordiamo per inciso che accanto alle trattative per la medicina generale e la pediatria c'è la trattativa per la convenzione delle farmacie, stavolta si dovrebbe arrivare fino in fondo.