Carenza medici, pensionati a paga zero per frenare gli esodi

Un siffatto contratto lo ha preparato l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Anna di Ferrara

lunedì 28 maggio 2018

Medici in pensione impiegati gratuitamente, a titolo volontario, per incarichi di assistenza e ricerca: fin qui nessuno ha fatto domanda ma il regolamento c'è e, prima in Italia, lo ha preparato l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Anna di Ferrara, anche per ovviare all'esacerbarsi della carenza di medici. Ingaggiati dall'azienda - che non va confusa con l'Ausl e con la sanità territoriale e i medici di famiglia - camici over 65 possono fin d'ora fare consulenze, insegnare, ricoprire incarichi a costo zero, persino guidare progetti di ricerca. Tutto firmando un contratto di collaborazione con l'ente, gratuita.

Il regolamento approvato dall'Aou emiliana è aperto sia a pensionati del pubblico sia a medici in quiescenza provenienti dal privato. E si fonda su una norma italiana, approvata in piena crisi - nel 2012, decreto legge numero 95 - volto a razionalizzare la spesa delle amministrazioni pubbliche. Poi convertito, il provvedimento all'articolo 5 comma 9 vieta agli enti pubblici economici di conferire incarichi di studio. Accesso proibito a ex funzionari collocati a riposo ove abbiano svolto l'ultimo anno di servizio funzioni e attività corrispondenti a quelle oggetto dello stesso incarico di studio e di consulenza che va in assegnazione. L'obiettivo della disposizione era vietare il prolungamento de facto dell'attività di "burocrati" andati in pensione e agevolare il ricambio. Ma, forse non abbastanza nascosta dal divieto, c'è l'altra faccia della medaglia: se l'incarico è gratuito - si evince dalla norma - l'ostracismo al pensionato cessa ed è possibile conferirgli a tempo, magari per più di un anno, incarichi di studio, consulenza o persino in organi dirigenziali.

Due successive circolari del Ministero della pubblica amministrazione (6/14 e 4/15) distinguono gli incarichi di quest'ultimo tipo in dirigenziali puri e direttivi; per gli over 65, non solo è possibile essere impiegati a oneri zero in caso di incarichi di docenza, insegnamento ad alta qualificazione, ricerca, ma è possibile inserirsi persino nell'attività sanitaria e ricoprire, da "direttivi", il ruolo di direttore scientifico. Attività e bagaglio di relazioni rimangono ma i compensi non sono ammessi. O meglio, come ci spiegano informalmente all'Aou, il lavoro può essere prestato in cambio di un rimborso spese di viaggio e vive fino a 300 euro al mese, o fino a 15 euro al giorno per attività rigorosamente svolte in azienda. E' inoltre possibile l'accesso alla mensa, ma solo se il medico si trattiene tutto il giorno. Ancora non sono arrivate richieste di impiego da medici anziani all'azienda ferrarese, anzi stanno arrivando un po' di specialisti in più che in passato a rilevare i pensionati (gli esodi crescono in tutta la Regione e molto anche sul territorio, dove in teoria pure l'Asl potrebbe applicare la norma); tuttavia, come spiega ai media locali il direttore amministrativo del Sant'Anna Savino Iacoviello, «se arriveranno saremo pronti perché abbiamo fatto tutti i passi amministrativi necessari per avviare il rapporto».


Mauro Miserendino