A Filippo Anelli il Caduceo d’Oro

Al Presidente dell’Ordine dei medici di Bari e Presidente Fnomceo è stato oggi conferito il prestigioso premio dell’Ordine dei farmacisti Bari-Bat

sabato 10 novembre 2018

Bari, 10 novembre 2018. Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari e Presidente Fnomceo - Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi ed odontoiatri, è stato insignito questa sera del Premio Caduceo d’Oro, conferito dall’Ordine dei farmacisti di Bari-Bat, con il patrocinio del Ministero della Salute, Federazione Ordini Farmacisti italiani e Regione Puglia, a personalità del mondo della medicina e delle istituzioni che si sono distinte in ambito sanitario. 
Di seguito la motivazione: 
“Con la grande sensibilità umana che lo contraddistingue e la illuminata competenza professionale che mette al servizio della comunità, il dottor Filippo Anelli ha contribuito ad avviare una proficua attività di collaborazione tra la professione del medico e quella del farmacista, per garantire un più elevato livello di efficienza della governance sanitaria, a beneficio della salute pubblica. Con l’orgoglio di avere, per la prima volta, un medico barese ai vertici della Fnomceo, la Professione Farmaceutica conferisce al dottor Filippo Anelli il Caduceo d’oro 2018.”

Il Caduceo d’Oro 2018 è stato inoltre conferito a Mariapia Garavaglia - già Ministro della Sanità, Antonio Gaudioso - Segretario nazionale di Cittadinanzattiva, Andrea Mandelli - Presidente Federazione Ordini Farmacisti Italiani. Quest’anno la cerimonia, giunta alla XIV edizione, si è svolta in concomitanza con un convegno dedicato ai 40 anni del Servizio sanitario nazionale.

"Ringrazio l'Ordine dei farmacisti per avermi conferito questo prestigioso riconoscimento. - ha dichiarato Filippo Anelli - “Sono particolarmente contento che la cerimonia di premiazione avvenga in concomitanza con un convegno dedicato ai 40 anni del nostro servizio sanitario nazionale. L’approvazione della Legge 833 rappresenta un momento importante della storia repubblicana nel compimento di quel disegno voluto dei Padri Costituenti che considerava la tutela dei diritti inviolabili dell’uomo come il fine stesso della nostra democrazia. Il diritto alla salute non è scontato e, a distanza di quarant’anni, le diseguglianze in sanità non sono scomparse. Se vogliamo dare un futuro al nostro Paese, in particolare modo al Meridione, dobbiamo fare in modo che l’uguaglianza teorica di accesso al servizio sanitario nazionale si cali nella realtà.”