«Soffro da tre mesi senza il mìo farmaco»
La prescrizione è stata inoltrata il 15 maggio, senza risultato
martedì 18 agosto 2015
GRAVINA. Un corpo prigioniero del dolore. Un susseguirsi invano di giorni, settimane e mesi per reperire un farmaco allevia-sofferenze e tagliare la strada agli spasmi lancinanti, «figli» della sclerosi multipla. Si condensa in un grumo di strazio misto a tormento la storia di una donna gravinese costretta ad assumere quoti- dianamente il Bedrocan, un medicinale a base di infiorescenze di cannabis. A raccontarne le pene è il consigliere regionale Cinquestelle Mario Conca: «Sono stato contattato da un concittadino che mi ha raccontato le vicissitudini della moglie malata di sclerosi e costretta ad assumere quotidianamente il Bedrocan per alleviare i dolori articolari, limitare le crisi epilettiche che l'affliggono e per rilassare il suo sistema nervoso favorendole il riposo notturno con notevoli miglioramenti di salute», racconta Conca aggiungendo dettagli a quell'odissea cominciata lo scorso aprile. «Fino ad allora infatti, la donna era solita rivolgersi alla farmacia ospedaliera del "Permei" per ritirare il farmaco, da maggio le competenze sono passate aUa farmacia territoriale di Altamura ed è iniziata l'odissea. Il 15 maggio la donna consegnava la prescrizione alla farmacia informando gli addetti che aveva scorte fino alla fine di giugno. Nonostante le ripetute rassicurazioni ricevute e l'ordine effettuato con oltre un mese di anticipo - continua Conca -, a fine giugno le veniva comunicato che "c'erano stati diversi problemi nell'approvvigionamento e che in pochi giorni si sarebbe risolto tutto"», continua il consigliere regionale.
Cosa che a quanto pare non è avvenuta. «Nel mese di luglio, infatti, questa concittadina è stata costretta a chiamare spesso la farmacia territoriale non riuscendo a dormire per via dei forti dolori dovuti all'assenza di terapia. Le è stato risposto di rivolgersi alla ditta italiana incaricata dello smistamento del farmaco importato dall'Olanda, dalla quale le è stato comunicato che la sua richiesta, consegnata alla farmacia il 15 maggio, sarebbe stata inoltrata alla stessa ditta solo il 30 giugno, con un mese e mezzo di ritardo», continua Conca. Aggiunge: «Ho contattato personalmente la farmacia territoriale di Altamura ma è servito a poco.
Ad oggi il Bedrocan non è ancora disponibile e una nostra concittadina continua a dover far fronte non solo a una grave malattia debilitante ma anche alle carenze del sistema sanitario pugliese. Mi domando se questa sia l'assistenza che il sistema assicura ai pugliesi. Il caso deUa signora, non certamente sporadico, è emblematico di un problema cui la politica dovrà dare delle risposte a breve termine. Sono partite le sperimentazioni per la produzione di cannabis terapeutica in Toscana e sarebbe opportuno che Governo e Regioni dessero slancio a questi progetti per ambire all'autosufficienza da multinazionali straniere. Depositerò una interrogazione al presidente Emiliano», conclude Conca.