Sistema nazionale SOGEI in tilt giovedi' nero per i medici di famiglia ma il blocco continua

Malfunzionamenti nel SAC e nel SAR: le ricette sono solo "rosse"

giovedì 09 gennaio 2020

da Fimmg-Roma 

È ancora caos negli studi dei medici di famiglia della penisola, il sistema della demateriailizazione delle ricette della Sogei va in tilt intasando gli studi dei medici di famiglia. Le segnalazioni del blocco sono arrivate fin dalle prime ore del giorno di giovedì quando molti medici hanno lamentato un funzionamento a "scatti" del sistema con conseguente rallentamento delle operazioni dello studio medico in quanto il sistema del gestionale di studio, usato per l'attivita' quotidiana, rallentava notevolmente e spesso si bloccava alla prescrizione del farmaco ma nella maggioranza dei casi si bloccava.

Anche i sistemi che come interfaccia avevano la Regione si sono bloccati e in molti sono stati costretti a disattivare le impostazioni della dematerializzazione sul gestionale. Il blocco di Giovedì è l'ennesimo che da un mese a macchia di leopardo sta interessando il sistema, ma questo arriva in un momento particolare , nel periodo invernale con alto tasso di patologia. Stesso problema per la certificazione di malattia rallentata se non bloccata e con funzionalita' a tratti, che ha costretto i cittadini a dover spedire personalmente i certificati all'inps e al datore di Lavoro. Nessun messaggio od avviso è arrivato dalla Sogei che gestisce il sistema fermo da ore , un sistema che gestisce milioni di prescrizioni e milioni di certificati dovrebbe vere un sisema di "sicurezza" che garantisca la continuta' in quanto non si parla di prestazioni "differibili" ma di prestazioni da rendere con sollecitudine a cittadini malati. Proprio pochi giorni fa' il ministro Speranza in audizione davanti alla commissione Semplificazione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva in materia di semplificazione dell'accesso dei cittadini ai servizi erogati dal Servizio sanitario nazionale aveva annunciato l'alta percentuale di demateriailizzazione delle prescrizioni ( attorno all'85-90%).

A tutt'ora il blocco persiste (venerdi mattina) e non si è risolto il problema, ne si hanno notizie, resta il fatto che i medico di famiglia rimane schiacciato come al solito tra l'inefficienza del sistema che provoca disservizio e le penali delle aziende asl che richiedono una percentuale di de materializzazione che se non raggiunta in alcuni casi provoca disincentivi economici.

Sistemi essenziali come questo necessiterebbero di una gestione piu' complessa e con sistemi di emergenza per assicurare un servizio, lo richiedono non tanto i medici ma i cittadini costretti a lunghe file e attese se non a viaggi della speranza perché il loro medico è intento a sfugugliare sul computer alla ricerca di un guasto invece di curare le malattia, e tanto basta affinche' il ministero dell Salute intervenga per normalizzare al questione. Nella gionata di oggi voci insistenti danno per risolto il problelma me le  segnalzioni continuano