Nominati nelle Asl inuovi direttori: Tre sono tecnici, solo due i medici
Confermate quattro delle cinque ipotesi L'Università dauna preme per la scelta di della vigilia. L'unica novità è Lagravinese
martedì 23 dicembre 2014

" BARI. Nichi Vendola ha voluto chiamarli tutti, uno per uno. Una lunga telefonata, prima dell'incontro con l'assessore alla Salute, Donato Pentassuglia, nell'ex ufficio del capo di gabinetto Davide Pellegrino. Ma la lunga partita dei nuovi direttori generali delle Asl non si è ancora conclusa, per quanto la giornata di ieri abbia comunque fornito un quadro abbastanza preciso: un problema su Brindisi ha infatti fatto slittare a stamattina la riunione di giunta che ufficializzerà le nomine. E resta ancora da trovare l'accordo sugli Ospedali Riuniti di Foggia.
Quattro dei cinque nomi della vigilia sono dunque confermati. A Bari arriva Vito Montanaro (foto), oggi direttore amministrativo del Policlinico. Promosso a Lecce il bocconiano Giovanni Gorgoni, che lascia la Bat al medico fasanese Ottavio Narracci mentre Stefano Rossi lascia Brindisi (dove è direttore amministrativo) per la Asl di Taranto. Per la Asl di Brindisi era stato scelto Giuseppe PasquaIone, giovane amministratore della Sanità-service della Asl Bat, l'unico esordiente del lotto.
Ma al momento della verifica dei requisiti soggettivi è saltato fuori che proprio il suo incarico nella Bat mette Pasqualone in posizione di inconferibilità secondo le norme anticorruzione. E dunque, in serata, il giovane commercialista barese dovrebbe essere sostituito da Domenico Lagravinese, che oggi guida il dipartimento di prevenzione della Asl di Bari e che gode di molti estimatori in assessorato. Manca il nome per gli Ospedali Riuniti di Foggia, dove bisogna fare i conti con l'Università. Ieri pomeriggio l'assessore Pentassuglia ha incontrato il rettore Giuliano Volpe, ma l'intesa (richiesta per legge) non è stata raggiunta: l'Università vorrebbe infatti Michele Ametta (attuale direttore amministrativo), mentre Vendola in questo giro di nomine ha imposto il principio della rotazione degli incarichi.
E dunque preferirebbe puntare su un «esterno», probabilmente lo stesso Pasqua-Ione (in quel caso l'inconferibilità non vale), o forse Massimo Mancini. La giornata di ieri è stata molto lunga. La riunione di giunta, inizialmente convocata alle 14,30, è stata poi rinviata alle 18 proprio per dare il tempo a Vendola di sentire tutti i prescelti. Ma prima di ufficializzare i nomi (e di convocare le conferenze dei sindaci) è spuntato il problema di PasquaIone, che ha indotto a riconvocare la giunta per oggi a mezzogiorno: subito dopo ci sarà la presentazione ufficiale dei nuovi manager. Le scelte, raccontano in Regione, sono tutte direttamente riconducibili al presidente Vendola: ufficialmente il Pd si è tirato fuori, anche se il segretario (e candidato governatore Michele Emiliano) avrebbe fatto sapere che all'insediamento chiederà a tutti di presentare le dimissioni (la legge sullo spoil system, del resto, permette a chi subentra di «richiamare» le nomine effettuate dal predecessore negli ultimi sei mesi, anche se non è chiara la possibilità di applicarla pure alle Asl).
L'assessore Pentassuglia, che pure ha svolto un ruolo di raccordo tecnico tra gli uffici e la presidenza, ha quindi sottoposto a Vendola i risultati del lavoro di screening sui curriculum: lo testimonia il fatto che tre dei cinque nuovi manager hanno formazione amministrativa mentre, solo due sono medici, anche se sorprende un po' che l'unico esordiente assoluto (Pasqualone, poi sostituito da Lagravinese) sia stato destinato alla Asl con il maggior numero di questioni da risolvere. A ulteriore conferma c'è anche il fatto che tutti i nomi di provenienza «politica» siano stati bruciati: in particolare Bernardo Capozzolo, direttore amministrativo della Bat, che ora dovrà rientrare al Miulli di Acquaviva dove rischia il licenziamento per via di un procedimento disciplinare scaturito dopo l'inchiesta giudiziaria sulla gestione della ex colonia hanseniana.