Influenza, domande e risposte:

Ecco quanto durerà e perché è meglio vaccinarsi

venerdì 09 dicembre 2022



Repubblica - FIMMG Nazionale

La richiesta di vaccini contro l’influenza in questi giorni sta crescendo sensibilmente. Quest’anno, infatti, la malattia stagionale è arrivata prima del previsto. E, a vedere la curva di incidenza, è destinata a colpire moltissime persone. Già pronto soccorso e studi di medici e pediatri sono assaliti dalla domanda di assistenza di molte persone. E così chi ancora non si era vaccinato si fa avanti.

Come sta andando la campagna vaccinale?

“Abbiamo una domanda altissima in questi giorni – spiega Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, il principale sindacato di categoria – Eravamo partiti a ottobre ma ha fatto caldo, così la domanda aveva rallentato. Adesso le cose sono cambiate e le persone corrono”.

Non è troppo tardi per vaccinarsi?

“Si è sempre tempo per farlo”, dice Andrea Cossarizza, immunologo dell’Università di Modena. “Certo, sarebbe stato meglio farlo prima, anche considerando che ci vogliono circa due settimane per avere una prima risposta immunitaria. Comunque è meglio proteggersi”. Secondo Scotti, “la campagna dovrebbe essere allungata, cioè proseguire anche a gennaio, abbiamo moltissime persone suscettibili, visto che negli ultimi due anni non c’è stata epidemia influenzale".

Per chi non sa di essere già infettato la vaccinazione è pericolosa?

“No, non succede niente se si uniscono gli anticorpi prodotti contro la malattia e quelli del vaccino - spiega sempre Cossarizza - quindi non c’è bisogno di chiarire se si ha l’influenza prima della somministrazione”.

Quanto durerà l’ondata influenzale?

Secondo Scotti, “sarà una delle peggiori degli ultimi vent’anni. Ha anticipato il suo arrivo di quasi un mese, ma il punto è quanto manterremo il plateau della curva, quando ci arriveremo. Potrebbe volerci tanto, anche un mese, con l’influenza che colpisce moltissimi italiani. E sappiamo che quando l’incidenza è alta aumentano le complicanze e i decessi”.

Cosa succederà a Natale?

“Vediamo già adesso in difficoltà soprattutto gli ospedali e i colleghi pediatri – dice sempre Scotti – Ebbene con il Natale succederà come sempre, i bambini porteranno nelle famiglie la malattia e così a gennaio vedremo una crescita di casi tra gli adulti”.

Quali sono i comportamenti giusti da tenere?

Secondo la Fimmg, è necessario “vaccinarsi, soprattutto se si è a rischio, continuare a indossare la mascherina e lavarsi spesso le mani”. Bisogna cioè ripetere i comportamenti già utilizzati con il Covid, che nelle ultime due stagioni hanno praticamente azzerato l’influenza. “È vitale che i soggetti a rischio scelgano al più presto di vaccinarsi, altrimenti il pericolo è dover vivere mesi drammatici”, dice Scotti.

Quali sono i rischi della contemporanea circolazione del Covid?

Intanto di non distinguere le due patologie e poi di aumentare il numero delle persone malate. Quindi, di sottoporre ad ancora maggiore pressione il sistema sanitario. Per questo è necessario mantenere le precauzioni. “Complice la voglia di tornare alla normalità – dice Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e medicina preventiva alla Cattolica - quest'anno le norme di cautela sono considerate ormai superate e la campagna vaccinale è andata malissimo, ma è un errore. Quello che serve è una combinazione di misure quali la vaccinazione, sia contro il Covid sia contro l'influenza, e l'intensificazione di misure di sanità pubblica”.

Fonte: LA REPUBBLICA