Responsabilità medici, in arrivo decreto attuativo su assicurazioni. I dubbi Fnomceo

Non si può pensare di non coinvolgere i medici su una materia che tanto da vicino contaminerà il loro vissuto professionale

giovedì 12 settembre 2019

Doctor News

E' in arrivo, emanato dal ministro dello Sviluppo economico, di concerto con quello della Salute, oltre che con quello dell'Economia, uno dei più importanti decreti attuativi della Legge 24/2017 sulla sicurezza delle cure, la cosiddetta Legge Gelli, ovvero "quello che regolamenta le polizze assicurative".

Un decreto che arriverebbe «con un ritardo di due anni sulla tabella di marcia» ma sulla cui bozza (in circolazione in queste ore), la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) mostra perplessità. Proprio su questo tema - riferisce una nota - il presidente Fnomceo, Filippo Anelli, «aveva chiesto a Roberto Speranza, all'atto della sua nomina a ministro della Salute, di convocare le professioni sanitarie per impostare insieme ai professionisti, e ai cittadini, una politica di sostegno al Servizio sanitario nazionale. Ora l'occasione potrebbe farsi concreta».

Il Comitato centrale della Fnomceo licenzierà un parere tecnico. Ma, per i camici bianchi, questo non è sufficiente a rispondere esaustivamente a questioni tanto delicate e cruciali per la salute: chiedono, sulla materia, un Tavolo di confronto. «Il tema della stipula delle assicurazioni è una delle parti più innovative della Legge 24 - spiega Anelli - L'emanazione dei relativi decreti attuativi rappresenta un punto di snodo per la sostenibilità del sistema. E ciò è tanto più vero per questo regolamento, in fase di stesura, che determinerà i requisiti minimi delle polizze assicurative per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e per gli esercenti le professioni sanitarie, prevedendo l'individuazione delle classi di rischio a cui far corrispondere massimali differenziati.

Non si può pensare di non coinvolgere i medici su una materia che tanto da vicino contaminerà il loro vissuto professionale». «Chiediamo pertanto ai ministri Speranza, Patuanelli e Gualtieri di istituire un Tavolo tecnico di confronto, insieme ai professionisti della Salute - auspica il presidente Fnomceo - in modo da lavorare in maniera sinergica al testo, ognuno apportando le proprie specifiche competenze».

In particolare, i medici osservano l'opportunità di esplicitare il riferimento, per quanto riguarda l'esercizio della libera professione, anche all'attività convenzionata con il Ssn, non contemplata dalla bozza; si pongono dubbi sulla fattibilità e sulla congruità giuridica del collegamento tra coperture assicurative (per i dipendenti) e aumento del premio (per i liberi professionisti) da una parte e assolvimento dell'obbligo Ecm, dall'altra, oltre che di una conflittualità con la normativa sulla privacy.

Ancora, nutrono perplessità su come le strutture possano dotarsi, per la determinazione del fondo rischi e del fondo riserva sinistri, di risorse umane e strumentali idonee a costo zero per le casse dello Stato. Vorrebbero infine fossero accantonate risorse finanziarie vincolate per l'eventuale ricostituzione del fondo rischi, ove consumato. Tutte questioni molto tecniche ma di grande impatto per una coerente applicazione della Legge. «Ci auguriamo di poter presto sedere al Tavolo - conclude Anelli - insieme ai nuovi sottosegretari dei ministeri, in procinto di essere nominati.

A questo proposito, per quanto riguarda la Salute, non mancano certo i candidati d'eccellenza, in possesso delle migliori competenze sulla materia, maturate in precedenti esperienze politiche». D'accordo anche i sindacati che in una nota di sostegno alla proposta Fnomceo firmata dal segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti, dal segretario nazionale di Anaoo Assomed, Carlo Palermo, e dal presidente del Patto per la Professione Medica, Guido Quici, sottolineano di ritenere «fondamentale che i medici siano coinvolti in una materia, come quella dell'obbligo assicurativo, che interesserà così da vicino la loro professione».