E sui certificati medici scende in campo L'Inps
La nuova riforma dopo la Legge Brunetta
mercoledì 08 febbraio 2017

Inps nuovo protagonista della lotta agli assenteisti nella p.a. La riforma del dlgs 16512001 impostata dallo schema di decreto legislativo attuativo dell'articolo rafforza la lotta contro i dipendenti pubblici troppo cagionevoli di salute sottraendo alle unità sanitarie locali la competenza a verificare lo stato di salute degli impiegati, e assegnandolo all'Inps. Allo scopo, le amministrazioni non dovranno versare all'Istituto alcun compenso: è la riforma che stanzia per i bisogni operativi dell'Inps 27 milioni. Sarà possibile, quindi, mettere in campo oltre 1.000 medici convenzionati, ad accertarsi che i dipendenti che hanno inviato i certificati medici non siano occupati in altre faccende. L'obiettivo complessivo della riforma consiste nell'intensificare le «visite fiscali», allo scopo di stanare eventuali abusi dei dipendenti. Contestualmente, la riforma prevede di tornare a una piena armonizzazione le fasce orarie della reperibilità obbligatoria dei dipendenti pubblici, con quelle previste per i privati. A seguito delle riforme targate Brunetta, infatti, l'obbligo di reperibilità incombe dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. La riforma demanda a un successivo decreto del ministero della semplificazione il compito di armonizzare le fasce con quelle vigenti nel lavoro privato, anche allo scopo di semplificare la programmazione dei medici sguinzagliati dall'Inps. I quali, oltre tutto, potranno effettuare gli accertamenti anche in modo sistematico e ripetitivo, per estendere quanto possibile la prevenzione degli abusi. Le misure previste meritano certamente apprezzamento, anche se occorre sottolineare che la riforma non tocca l'altro corno del problema: l'indulgenza evidentemente eccessiva di troppi medici ' nel rilasciare certificati di malattia a chi, invece, gode di invidiabile salute.