Firenze. Farmaci consegnati senza ricetta. L’Ordine annuncia istruttoria
L'Ordine dei Farmacisti: Non è la prassi. Se qualcuno ha sbagliato, sarà punito.
venerdì 04 gennaio 2013
Viagra, Xanax e altri farmaci con obbligo di ricetta dispensati da alcune farmacie fiorentine anche in assenza di ricetta medica. Come mostra il servizio di Striscia la Notizia. Carmagnini (Ord. dei farmacisti): “Non è la prassi. Se qualcuno ha sbagliato, sarà punito”. Mnlf: "Un danno per tutti i farmacisti onesti".
04 GEN - Farmacie al
centro del ciclone. Questa volta per un servizio di Striscia la Notizia
andato in onda il 2 gennaio che mostra i farmacisti di alcuni esercizi
di Firenze consegnare farmaci con obbligo di ricetta come il Viagra e lo
Xanax anche a clienti che non erano in possesso della prescrizione.
Un’eccezione, sicuramente, ma che può rivelarsi pericolosa. Per questo
l’Ordine dei farmaci di Firenze ha immediatamente annunciato che “si
riserverà di acquisire formalmente la documentazione per una sua attenta
valutazione anche ai fini di eventuali provvedimenti disciplinari”.
“È importante, però, che i cittadini sappiano che questa non è la
prassi, che i comportamenti dei farmacisti sono rigorosi e che la
farmacia è un luogo sicuro di dispensazione dei farmaci”, ha voluto
sottolineare il presidente dell’Ordine, Andrea Carmagnini, che abbiamo
raggiunto telefonicamente. Ed è proprio per questo che Carmagnini
annuncia che là dove dovessero essere verificate comportamenti
scorretti, l’Ordine interverrà con provvedimenti disciplinari: “Chi
sbaglia, sarà punito”.
Per Carmagnini l’attenzione va anche rivolta “al momento di sofferenza
della categoria” che “purtroppo, in alcuni casi, seppur rari, conduce a
un appiattimento della professione e a una visione prettamente economica
che può indurre anche a comportamenti come quelli registrati dal
servizio di Striscia la Notizia”. Le difficoltà economiche però, per il
presidente dell’Ordine dei farmacisti di Firenze, non devono essere una
giustificazione: “I farmacisti non devono mai perdere di vista la sua
missione e i suoi valori deontologici”.
Per il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (Mnlf), tuttavia, quello
registrato da Striscia la Notizia non è affatto un caso raro. E a
subirli sono anche i titolari di farmacia onesti che, “se cercano di
opporsi a questo ‘andazzo’ subiscono la concorrenza sleale delle altre
farmacie”. Mentre i farmacisti dipendenti “rischiano il proprio posto di
lavoro”. Per il Mnlf, "è arrivato il momento che il Ministro della
Salute prenda provvedimenti appropriati e riporti la farmacia italiana
ai livelli degli altri Paesi Europei. L'unico modo per risolvere questo
problema che può portare a gravi incidenti è quello di punire
severamente e se serve, allontanare dall'esercizio della professione chi
viola la legge. Altre soluzioni sarebbero inefficaci o semplicemente
demagogiche”.
“Sono anni - prosegue il Mnlf - che denunciamo pubblicamente al
Ministero della Salute e alla Federazione degli Ordini il comportamento
assolutamente contro legge di numerose farmacie italiane che consegnano
farmaci, anche pericolosi, senza la dovuta presentazione della ricetta
medica. Nessuno ha preso provvedimenti, nessuno si è degnato di
rispondere con i fatti e non con le parole a questa autentica 'piaga'
che danneggia tutti quei professionisti che in un clima ostile cercano
di comportarsi seriamente. Al contrario – prosegue il Mnlf -, negli anni
passati si è cercato di giustificare questi atteggiamenti con l'urgenza
della consegna del farmaco, urgenza che doveva essere giustificata e
dare quindi origine ad un rapporto nazionale che non ha mai ‘visto la
luce’. Giustificazione che - conclude il Movimento - ha finito per
raggiungere l'obiettivo della corporazione che l'ha voluta: crearsi un
alibi". E così, "mentre da un lato s'impedisce ai farmacisti che operano
nelle parafarmacie di vendere farmaci con obbligo di prescrizione
adducendo 'fantasiosi' motivi di pericolo per i cittadini, dall'altra le
farmacie trattano farmaci pericolosi come gli ansiolitici alla stregua
di un self service, ove chiunque che ne fa richiesta l'ottiene”.
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