L'ingorgo dei vaccini: due nuovi in 10 giorni. "Così nessuno li farà"
Nel giro di una decina di giorni, dopo l'approvazione di oggi da parte di Aifa, in Italia potrebbe essere disponibile il nuovo bivalente.
mercoledì 14 settembre 2022
Sta già per arrivare un vaccino più nuovo di quello distribuito alle Regioni a partire dallo scorso weekend. Appena dieci giorni dopo l'approvazione del bivalente che stimola il sistema immunitario sia contro il primo virus, Wuhan, che contro Omicron 1, Ema lunedì ha dato il via libera al vaccino di Pfizer con Omicron 4-5. Oggi, come ha sempre fatto, Aifa prenderà una decisione identica. In questo modo la campagna per le quarte dosi a over 60 e malati, già partita al rallentatore, rischia di frenare ancora. Molti potrebbero decidere di aspettare un paio di settimane per avere il vaccino più nuovo, anche se secondo gli esperti l'efficacia dei due bivalenti è la stessa.
Il nuovo arrivato Pfizer ha deciso di accelerare la richiesta di approvazione del nuovo bivalente cogliendo di sorpresa un po' tutti (magari anche la sua ormai concorrente Moderna). Forse temeva che il via libera di Ema non fosse certo, visto che sul vaccino (testato sull'uomo per quanto riguarda sicurezza e capacità di stimolare il sistema immunitario) non ci ancora sono studi clinici sull'efficacia ma è stato testato sugli animali. Sta di fatto che, malgrado lo scetticismo della direttrice di Ema, Emer Cooke, che al Financial Times aveva detto che l'approvazione senza studi clinici non sarebbe stata facile, come negli Usa, l'ok è arrivato subito. Ema ha poi spiegato che «tutti i vaccini adattati saranno valide opzioni per le campagne di copertura. È impossibile dire quale vaccino offre la protezione più alta a seconda delle varianti e sottovarianti che possono emergere». Si sa intanto che quello contro Omicron 1 offre protezione anche contro la 4 e la 5.
Nel giro di una decina di giorni, dopo l'approvazione di oggi da parte di Aifa, in Italia potrebbe essere disponibile il nuovo bivalente. Come annunciato dal ministero e dalla struttura per il completamento della campagna vaccinale, in Italia erano attesi 19 milioni di dosi del primo bivalente. I contratti prevedono però che, quando c'è un prodotto nuovo, venga distribuito quello, quindi - dopo la consegna di 10-12 milioni di dosi del primo bivalente - potrebbe arrivare il secondo. Fiale da buttare via «Così si crea un mezzo caos», dice l'assessore alla Salute del Lazio, Alessio D'Amato. «Si parla della distribuzione di milioni di dosi, non si può fare un aggiornamento ogni 15 giorni.
L'Europa fa i contratti, le richieste dell'Italia le fa la struttura che ha sostituito quella di Figliuolo, che si occupa degli invii. Però le dosi non fatte le dobbiamo smaltire noi, rischiamo di buttarne via milioni». Ci sono poi dubbi di altro tipo. «Come si spiega alle persone - dice Massimo Andreoni, della Società di malattie infettive, riguardo alla nuova approvazione - che anche il booster bivalente per Omicron 1 è efficace e, se serve, va fatto subito? Tutti vorranno aspettare, complicando la campagna vaccinale». Teoricamente, senza motivi sanitari, il cittadino non può scegliere che vaccino farsi somministrare.
Per ora, comunque, la nuova fase della campagna, col vaccino adattato a Omicron 1, non va bene. Nel Lazio le prenotazioni viaggiano al ritmo di 1.000-1.500 al giorno. La Toscana ieri è arrivata a 1.200, il Friuli a 500, il Veneto in un paio di giorni a 1.750. Non proprio un boom, anche se si conta di risalire nei prossimi giorni. Oggi le Regioni incontreranno la struttura per la prosecuzione della campagna vaccinale, guidata dal generale Tommaso Petroni, per discutere le nuove mosse. «Bisogna lanciare con forza questa ulteriore campagna con i vaccini aggiornati, che per il momento è rivolta alla fascia più fragile, persone immunocompromesse e over 60, oltre che ospiti delle Rsa e operatori sanitari, pari a 17 milioni di persone - ha detto a Metropolis del gruppo Gedi il ministro della Salute Roberto Speranza - Chiedo a tutte le forze politiche di continuare la campagna vaccinale dopo il 25 settembre. I nuovi vaccini anti Omicron 1 e 4-5 sono molto simili. Metteremo a disposizione quelli più aggiornati appena saranno materialmente sul territorio».
Fonte: LA REPUBBLICA