Da FIMMG Padova un Gps per proteggere le guardie mediche.

Crisarà (FIMMG Veneto): primi in Italia, potrebbe essere adottato in altre regioni

lunedì 08 aprile 2019

Le guardie mediche sono spesso vittime di aggressioni, verbali e fisiche. E allora la Fimmg di Padova ha deciso di dotarle di una sorta di localizzatore Gps salvavita. «Si tratta di una sorta di orologino, che consente di geolocalizzare un collega anche nel caso in cui non possa dire dove si trovi - spiega Mariateresa Gallea, segretario provinciale della Fimmg -. Se invece, in caso di pericolo, il dottore sia in grado di chiamare aiuto, può schiacciare il pulsante SOS, che compone automaticamente numeri di emergenza predefiniti e consente comunicazioni verbali bidirezionali. Noi forniremo gratuitamente a tutti gli iscritti questo dispositivo, comprensivo di Sim con numero dedicato e configurato per la chiamata d'emergenza verso le forze dell'ordine». Proprio al fine di ottenere l'autorizzazione a collegare il Gps alle centrali di polizia e carabinieri, Gallea ha incrontrato il prefetto Renato Franceschelli, «sensibile alla necessità di offrire sicurezza ai medici incaricati di pubblico servizio». «Ha offerto la propria disponibilità a collaborare al progetto e a inserire i numeri Sim dei dispositivi Gps in un apposito elenco», aggiunge la sindacalista. «Se il progetto avrà successo, lo estenderemo dal territorio dell'Usl 6 Euganea (13 sedi per 35 Guardie mediche, ndr ) a tutto il Veneto - annuncia Domenico Crisarà, segretario regionale della Fimmg - siamo i primi d'Italia a lanciarlo e potrebbe essere adottato in altre regioni. Il dispositivo serve anche a tutelare i pazienti: non di rado ci troviamo di fronte al marito che picchia la moglie o al malato psichiatrico che alza le mani sui familiari o a persone armate fuori controllo. Sono situazioni ad alto rischio che non possono più essere ignorate».

Fonte Corriere del Veneto