La FIMMG sospende le azioni di protesta in attesa della convocazione del Governatore
Rimesso in moto il confronto tra le parti.
giovedì 21 febbraio 2013
La Segreteria Regionale FIMMG prende atto delle dichiarazioni del Presidente Vendola, che giudica positivamente poiché riportano la discussione nell’ambito della normale dialettica tra le parti nell’intento di comporre le questioni sollevate dalla FIMMG.
Per prassi comune, la ripresa del dialogo tra le parti fa venire meno la necessità della protesta che, come già dichiarato ieri dalla Segreteria Regionale della Fimmg Puglia, non è fine a se stessa ma è una misura di lotta sindacale forte finalizzata ad ottenere la ripresa del confronto.
E al di là della bizantina qualificazione giuridica dell’iniziativa, e cioè se la protesta può essere definita “sciopero” o “non sciopero”, la Fimmg ricorda che secondo la suprema Corte di Cassazione le proteste che comportano una perdita della retribuzione sono considerate forme di sciopero anche se attengono al rifiuto di esecuzione di particolari mansioni e non riguardano l’intera gamma dei compiti richiesti al lavoratore. Per opportuna conoscenza, la mancata trasmissione delle ricette da parte dei medici, è una eventualità prevista dal contratto e comporta per il medico appunto la riduzione del compenso nella misura del 1,15 % del trattamento economico (art. 59 ter dell’ACN).
Polemiche a parte, sulle quali comunque la FIMMG ha le sue ragioni da vendere, la protesta ha raggiunto esattamente lo scopo prefissato e cioè ha rimesso in moto il confronto tra le parti.
Al fine di favorire l’avvio delle trattative con la Regione Puglia, quindi, la Fimmg Puglia sospende le azioni di protesta sindacale e resta in attesa della convocazione da parte del Governo Regionale, così come preannunciato ieri dal Presidente Vendola nel suo intervento sulla stampa.