La delibera di Giunta che affida ai MMG i tossicodipendenti stabilizzati

Integrazione sociale dei pazienti tossicodipendenti “stabilizzati/compensati” tramite l’affido ai Medici di Medicina Generale

venerdì 12 luglio 2013

(estratto)

La stabilizzazione è specifica del paziente che ha raggiunto la fase di remissione protratta e completa dall’uso di sostanze illegali e riceve i benefici programmati della terapia farmacologica, aderisce alle prescrizioni psicoterapeutiche e ha bisogno di una lieve o anche nulla assistenza di tipo socio educativo. 
La condivisione della cura e quindi la presa in carico dei pazienti stabilizzati da parte del Medico di Medicina Generale (MMG), ritenuti idonei all’affido congiunto, permetterebbe sia il monitoraggio integrato con le patologie spesso correlate e di competenza anche del MMG sia l’annullamento dello “stigma” nei confronti della dipendenza da oppiacei.

La necessità dall’esonero di frequentare il Ser.T. da parte di pazienti stabilizzati, deriva da una considerazione sia di tipo etico che di tipo clinico.
L'etica: i principi di universalità e di uguaglianza nell'accesso alle cure verrebbero negati se persone che non hanno più bisogno dell'intensità specialistica della cura venissero obbligate (come lo sono oggi) a rispettare tempi e modi dei luoghi di cura riservati a persone in condizione di gravità ben maggiore e che non hanno gran bisogno di coniugare le cure con il tempo da dedicare al lavoro e alla famiglia.

La clinica: il tossicodipendente non guarisce, ma va in “remissione”, quindi rimane persona vulnerabile. Il paziente in fase di reale, protratta e certificata remissione completa, deve essere tutelato con la terapia di mantenimento, ma anche con l'eliminazione dell'esposizione a stimoli troppo intensi come la vicinanza anche fisica ad altri utenti con livelli di gravità superiori che il Ser.T. ha comunemente in carico.

Per questi motivi è necessario che il paziente in tale stadio abbia la possibilità di scegliere anche il MMG quale responsabile della cura, come previsto dalla normativa nazionale vigente (DPR 309/90 e s.m.i.).

In tal caso, certificati i requisiti clinici di remissione protratta e completa del paziente “stabilizzato” in terapia con l’associazione  buprenorfina/naloxone (Suboxone) da parte dello Specialista del Ser.T.:

a) il Piano Terapeutico specialistico continuerà ad essere prodotto trimestralmente dal medico specialista del Ser.T.;
b) la prescrizione sarà effettuata da parte del MMG in quanto farmaci prescrivibili su ricettario ministeriale speciale (RMS) a ricalco;
c) il monitoraggio clinico sarà effettuato dallo specialista del Ser.T. in accordo con il MMG;
d) l’approvvigionamento dei farmaci agonisti degli oppiacei da parte di tali pazienti potrà avvenire presso le farmacie pubbliche e private convenzionate, in ragione anche di quanto disposto dalle direttive e normative nazionali e regionali in vigore.

Pertanto, al fine di agevolare il pieno recupero sociale dei pazienti tossicodipendenti stabilizzati/compensati e in remissione completa dall’uso delle sostanze oppiacee e l’accesso alle cure, si propone di dispensare la terapia farmacologica a base dell’associazione di Buprenorfina/Naloxone prescritta dal MMG su ricettario RMS, a seguito di redazione del Piano Terapeutico da parte dello specialista del Ser.T. di cui all’allegato A, tramite il canale delle farmacie pubbliche e/o private convenzionate nel rispetto delle disposizioni nazionali e dei provvedimenti regionali in materia. 

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