Lettera del Presidente dell'Ordine dei Medici di Bari all'Assessore Gentile

Pensiamo che una sanità pubblica efficiente ed efficace sia ancora possibile e su questi temi, assessore, vorremmo confrontarci con Lei...

venerdì 26 luglio 2013

Gent.ma Elena Gentile -  Assessore alla Sanità Regione Puglia,

credo che la situazione della sanità in Puglia stia a cuore a entrambi, per questo sono rimasto sorpreso e amareggiato dal tono delle sue parole perché la mia intenzione non è mai stata quella di gettare discredito sulle istituzioni, né tantomeno sulla sua figura, di cui ho sempre apprezzato l’impegno e la passione. Volevo esprimere la mia preoccupazione come Presidente dell’Ordine dei Medici di Bari rispetto a una situazione critica che esiste e che la categoria che rappresento affronta faticosamente tutti i giorni.

La passione di coloro che si adoperano per il bene comune non può, né mai deve degenerare in atti che manchino di rispetto nei confronti di coloro che hanno opinioni diverse. È doveroso per istituzioni orientate alla costruzione di una sanità pugliese efficiente, nella diversità dei ruoli che li contraddistingue, confrontarsi in un civile e pubblico dibattito su di un tema quale il diritto alla salute.

Il pur necessario risanamento della spesa sanitaria portato avanti negli ultimi anni ha acuito all’interno del sistema pugliese problematiche che hanno radici lontane e che andrebbero affrontate subito, con la collaborazione di chi la sanità la vive quotidianamente sulla propria pelle. 

La riduzione dei LEA è stata certificata dalla commissione prevista dalla legge, il cui ultimo esame risale al 2010. Successivamente non vi sono dati ufficiali che certifichino un miglioramento dei Livelli Essenziali di Assistenza in Puglia. Ciò sarebbe francamente auspicabile e bene farebbe il Governo Regionale a rendere noti i dati in suo possesso eventualmente trasmessi alla commissione ministeriale per l'opportuna certificazione.
Le considerazioni statistiche non rappresentano in ogni caso un giudizio politico o partitico sull'operato della Giunta Regionale. Ogni medico sa che per mettere in atto la migliore terapia per il suo paziente deve prima conoscere la malattia di cui soffre.

Come medici, abbiamo sotto gli occhi lo stato in cui versa la nostra sanità pugliese e crediamo di poter dare il nostro contributo costruttivo per definire le opportune terapie. Credo pertanto che sia giunto il momento di avviare un confronto e mettere le nostre istituzioni nella condizione di cooperare per il bene comune, a partire da proposte concrete.

Non crediamo, ad esempio, necessario chiudere ulteriori ospedali nella nostra Regione in assenza di un vero potenziamento delle cure primarie e territoriali e senza un piano strategico di revisione radicale della desueta rete ospedaliera. Le cure territoriali e quelle domiciliari necessitano di un forte potenziamento, per evitare che i cittadini siano costretti a pagarsi gli infermieri, gli specialisti e i terapisti della riabilitazione. Particolare attenzione dovrebbe poi essere rivolta alle cure psichiatriche territoriali e ai servizi di riabilitazione tuttora carenti nella nostra Regione.

Le cure primarie dovrebbero completare il processo di riorganizzazione secondo il modello già adottato dalla Regione Puglia. Così come dovrebbe essere affidato ai medici di assistenza primaria la gestione delle patologie croniche e si dovrebbe prevedere l'erogazione delle cure specialistiche sul territorio secondo modelli condivisi e in grado di ridurre le abnormi liste di attesa. 

Noi pensiamo che una sanità pubblica efficiente ed efficace sia ancora possibile e su questi temi, assessore, vorremmo confrontarci con Lei. I medici pugliesi e tutti i professionisti sanitari, con le loro organizzazioni di categoria, rappresentano una grande opportunità per la nostra regione, in termini di competenza ed esperienza.

Li convochi, per lavorare tutti insieme e risolvere i problemi della nostra sanità! 

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