Medici di famiglia: inascoltato l’appello alla concertazione (Comunicato Stampa)

Con una Delibera si affidano ai medici di famiglia i tossicodipendenti stabilizzati per la prescrizione del metadone e della morfina

venerdì 05 luglio 2013


Abbiamo appreso dai giornali che la Giunta Regionale ha approvato una Delibera sulle nuove competenze dei medici di base sul trattamento delle tossicodipendenze.

Con questa Delibera si affidano ai medici di famiglia i tossicodipendenti stabilizzati per la prescrizione del metadone e della morfina.

Un provvedimento inutile e irrazionale, così come descritto, in quanto la dispensazione di questi farmaci avviene già attraverso il servizio pubblico dei distretti, a cura dei servizi specialistici titolari della prescrizione. Un inutile appesantimento burocratico per il medico e per il cittadino che oltre alla prescrizione dello specialista dovrebbe ora ottenere quella del suo medico di famiglia per poi tornare al distretto e procurarsi il farmaco, distribuito direttamente dalla ASL di appartenenza.

Le oggettive difficoltà in cui versa l’assistenza psichiatrica, rilevate anche al Tavolo Interministeriale per la verifica del piano di rientro devono indurre l’Amministrazione regionale ad adottare provvedimenti condivisi con gli operatori e, nel caso in specie, anche con i medici di famiglia se si vuole organizzare una appropriata integrazione tra medicina generale e medicina specialistica.

Ancora una volta, invece, dobbiamo constatare la mancata concertazione con i medici di famiglia su provvedimenti che incidono direttamente sul proprio lavoro.

Rivendichiamo il diritto e la competenza di proporre soluzioni alle problematiche, anche quelle più complesse, che attengono l’assistenza primaria.

Invece, ci sembra che siano caduti nel vuoto gli appelli del Presidente Vendola a ripristinare il tavolo della concertazione con i rappresentanti dei medici di medicina generale.

Infatti, non sono stati ripristinati i tavoli di concertazione regionale, in particolare l’ufficio di segreteria del Comitato Permanete Regionale, e di conseguenza anche i progetti regionali relativi al miglioramento della qualità dell’assistenza primaria restano privi di quelle indicazioni regionali necessarie per sostenerne lo sviluppo.

Bari, 5 luglio2013

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