«Contro le prescrizioni facili è tempo di alzare la voce»

Un medico accusa: dispendio economico e danno alla salute della gente

domenica 02 agosto 2015

BENEDETTO SORINO (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Come nascono certe prescrizioni dei medici di famiglia? «Dottò, l'ho sentito alla tv, fammi fare quell'ecografia, così sto tranquillo». E lui firma, senza una visita, senza neppure un colloquio telefonico. Ecco perché quella statistica ben nota sulla Sanità pugliese (un esame su tre è inappropriato) è inesatta, forse, soltanto per difetto. F. B. è un noto medico radiologo barese, molti anni di esperienza alle spalle. Quando ci chiama per denunciare lo «scandalo» delle prescrizioni facili premette: «Vi dico tutto quel che so, ma solo se mi garantite l'anonimato. Lo chiedo per due ragioni almeno: una è dì carattere deontologico, l'altra, scusatemi, riguarda le bollette che devo ancora essere in grado di pagare». L'attualità della questione è alimentata dal provvedimento, già passato al Senato e in discussione alla Camera, nonché caldeggiato dal ministro Beatrice Lorenzin, proprio per rimettere in sesto i conti traballanti del sistema sanitario: universale, uno dei migliori al mondo per certi versi, invidiato nonostante i tanti difetti, ma un colabrodo dal quale fuoriescono miliardi all'anno, specie da quando a gestirlo sono le Regioni.

Perdite su perdite, accresciute dalle prescrizioni inutili. Quelle che il ministro vuol tagliare, sperando di ricavarne un tesoretto da destinare alla ricerca medica e all'ammodernamento degli ospedali. Quanto al caso Puglia, emblematico al riguardo, la mole di sprechi generati, è stata poco tempo fa ricordata pubblicamente dall'ex assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia.

Gentile dottore, che facciamo, la Sanità peggiora a vista d'occhio, e gettiamo la croce sui medici di famiglia?
 «Guardi, ci sono tantissimi medici di famiglia che fanno benissimo e per intero il loro dovere, non c'è dubbio, tuttavia non mancano gli spreconi sedotti da comodità o lassismo. Da tempo, sia noi radiologi, sia gli altri specialisti lo ricordiamo in tanti modi. Forse ora è arrivato il momento di alzare la voce. Perché al vano dispendio economico si aggiungono le dosi radiogene elevate somministrate. Un «danno biologico» per la popolazione. Mi creda, ho viste tante strane cose. Per esempio? «Gente sanissima sottoposta a una serie di esami, come dire, ingiustificati, per usare un eufemismo. A volte, ci succede d'essere costretti a rifiutarli, avvalendoci di una legge a nostra tutela». Arrivano tagli pesanti sul sistema sanitario. «C'è anche gran confusione sulla stampa e sui blog. La genesi dei costosi esami diagnostici (Rm, Tac, Ecocardio-grafia.Ecografie, ecc.) purtroppo non proviene solo dalla medicina difensiva (comprensibile e spesso inefficace!), ma anche dalla mancata valutazione clinica dei pazienti.

Alcuni medici spesso non vedono fisicamente il paziente, ne assecondano le richieste assurde e fanno consegnare le "ricette" da segretarie e personale terzo. Così si tolgono davanti il paziente, spesso esente ticket e non perdono tempo». Cattive abitudini. Purtroppo in molti casi c'è scarso aggiornamento professionale o incompetenza, per adoperare un'espressione elegante».

Però anche i medici di famiglia non hanno vita facile, vero?

«Certo, va riconosciuto. Subiscono costanti pressioni («se non mi prescrive quel che voglio, cambio medico») e meno pazienti hanno, meno guadagnano. Poi sono costretti a trascrivere le richieste di altri specialisti. Però il governo economico della spesa sanitaria e dell'educazione sanitaria è in buona parte proprio nelle loro mani».

La Lorenzin vuol fare la rivoluzione?
«Brava, se ci riesce, ma le rivoluzioni non sono indolori. Basti pensare al commento confusionario del presidente dell'Ordine dei medici: "Si vuole incentivare l'assicurazione sanitaria privata!" Evitare costi inutili, a prescindere se a carico del Servizio nazionale, di un'assicurazione privata o della tasca del cittadini, sembra facile, ma non lo è. In Italia chi tenta di innovare si trova prima di tutto a combattere contro qualche Casta. È un compito arduo. Però bisogna dire che ormai il dentifricio è uscito dal tubetto».

Cosa cambierà davvero?
«Ci sono i virtuosi e gli spreconi in tutte le categorie e professioni, ma quei medici maneggiano il rubinetto della spesa e probabilmente avranno il contatore con penalizzazioni per le eccedenze»

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