Lettera del Presidente dell'Ordine al Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno

La replica all'articolo di ieri: "Un medico barese accusa “Contro le prescrizioni facili è tempo di alzare la voce”.

lunedì 03 agosto 2015

Egr. Direttore Giuseppe De Tomaso La Gazzetta del Mezzogiorno Piazza Moro, 37 -­‐ 70122 Bari
Bari, 3 agosto 2015.

Gentile Direttore,
ho letto con grande amarezza e sconcerto l’articolo comparso sul suo giornale lo scorso 2 agosto 2015 dal titolo Un medico barese accusa “Contro le prescrizioni facili è tempo di alzare la voce”.

La medicina difensiva rappresenta una criticita' per molte società occidentali e si presenta con una serie di problematiche, molto complesse, che richiedono un’analisi approfondita sui tanti aspetti che la determinano. Le autorità sanitarie di diversi paesi hanno da tempo avviato una serie di misure che sino ad oggi purtroppo non hanno raggiunto i risultati attesi. Basti pensare a quanto successo qualche giorno fa a Taranto ove il suo giornale ha denunciato il rifiuto da parte di alcuni medici, in nome dell’appropriatezza prescrittiva, di eseguire una tac encefalo ad una donna che è successivamente deceduta.

Mi sconcerta da parte del suo giornale soprattutto l’approccio semplicistico al problema ed il tentativo – assolutamente poco credibile -­‐ di addebitare ad un’intera categoria la responsabilità di una questione cos! complessa come quella della medicina difensiva, partendo da considerazioni e convinzioni personali espresse da un operatore del sistema. Sono certo che avrà verificato l’attendibilità delle affermazioni riportate nell’articolo pubblicato dal suo giornale, che per molti aspetti si prestano ad essere considerate diffamatorie per l’intera classe medica.

Mi dispiace poi che il collega -­‐ che dichiara di essere venuto a conoscenza di comportamenti non coerenti con le norme del codice deontologico da parte di altri medici -­‐ non abbia sentito il bisogno e il dovere, cos! come previsto dallo stesso codice, di segnalare tali atteggiamenti all’Ordine professionale.

Ribadisco che l’introduzione di note limitative alla prescrizione di prestazioni specialistiche rappresenti soprattutto per la Puglia, tra le ultime regioni per PIL in Italia, un ulteriore tentativo di addebitare ai cittadini buona parte del costo di tali prestazioni in nome di una presunta appropriatezza, oltre ad un appesantimento burocratico della professione medica. All’intera classe medica pugliese va il sostegno dell’Ordine dei Medici di Bari per il costante impegno professionale grazie al quale, nonostante le tantissime difficoltà del sistema sanitario regionale, continua a essere garantito il diritto alla salute dei cittadini pugliesi.

Intendo infine informarla che l’Ordine procederà in ogni sede per tutelare la dignità e il decoro dell’intera classe medica barese.

Distinti Saluti

Il Presidente dell'Ordine dei Medici di Bari
Dott. Filippo Anelli

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