Ricetta dematerializzata: la FIMMG diffida la Regione Puglia

La circolare regionale mette in pericolo l'erogazione dell'assistenza e il rapporto fiduciario

lunedì 13 ottobre 2014

EGR. SIG. ASSESSORE ALLE POLITICHE 
DELLA SALUTE
EGR. SIG. DIRETTORE GENERALE ASL 
EGR. SIG. RESPONSABILE DSS

ATTO DI DIFFIDA STRAGIUDIZIALE
In nome, conto ed interesse del dott. Filippo Anelli, nella qualità di Segretario Regionale per la Puglia della FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE (FIMMG), elettivamente domiciliato ai fini del presente atto in Noicattaro (BA) alla via Giacomo Brodolini n. 8, presso e nello studio dello scrivente 

PREMESSO

Con nota prot. AOO/081/3330 del 07/10/14, il Dirigente del Servizio APS e il Dirigente dell’Ufficio Sistemi informativi e Flussi informativi hanno comunicato ai Direttori Generali l’avvio a regime del progetto ricetta dematerializzata dal 01/10/14. 


Con ripetute comunicazioni, la FIMMG Puglia ha rappresentato alla Regione Puglia le difficoltà e i problemi che attualmente non rendono possibile l’avvio a regime del progetto di cui alla DGR 1391/14 senza che alle segnalazioni inviate si sia mai dato riscontro con misure concrete;

In particolare, solo con molta difficoltà si è arrivati ad iniziare una sperimentazione pratica delle procedura insieme ai MMG del Comune di Putignano, anche tenuto conto di quanto previsto  dal DL 502/92 art. 8, comma 1, lett. M ter, il quale stabilisce che solo dalla prossima convenzione tali compiti saranno obbligatori e che oggi non lo sono di per sé, necessitando di appositi accordi, ma di tale sperimentazione di cui alla seduta del CPR del 28/07/14, più nulla si è saputo;

Anzi, pur essendo emerse fin da subito diverse difficoltà, la Regione non ha ritenuto nemmeno di tornare in CPR per esaminare le questioni e ha dichiarato tout court che l’avvio resta fissato al 01/10/14, mostrando chiaramente di ritenere la sperimentazione nient’altro che una operazione di facciata per tacitare, almeno formalmente, le richieste dei medici di verificare l’efficienza del sistema così come richiesto dalle OO.SS.;

Ed invero, già molto faticosamente si è avviata la sperimentazione stessa, quando invece la Delibera GR 1391/14 prevede che le OO.SS. devono essere coinvolte nell’intero processo per la valutazione, a priori, della modifica dei carichi di lavoro e per trovare, evidentemente in maniera condivisa, le giuste soluzioni;

A titolo esemplificativo, il sistema attuale presenta instabilità sulla trasmissione informatica evidenziando quindi gravi rallentamenti sull’invio delle ricette, carenze sulle ricette dei sostituti e sul rispetto delle norme a tutela dei dati sensibili; 

Infine, resta da chiarire ancora la questione degli oneri per il software di spedizione delle ricette che, a tutt’oggi, vede ancora richieste di pagamento rivolte ai medici da parte dei fornitori. Anche da questo punto di vista la Regione deve fornire risposte concrete, stante il vigente quadro normativo che non prevede oneri a carico del medico;

Invece l’unico atto concreto è stata la disposizione, nella nota in questione, ai Direttori Generali di rallentare la distribuzione dei ricettari, disposizione peraltro contenuta in un atto non firmato dall’Assessore che pone anche significativi profili di dubbio in merito al potere dei sottoscrittori e all’efficacia della disposizione;

tutto ciò premesso, il deducente, nella qualità in atti, 

INVITA E DIFFIDA FORMALMENTE

la Regione e l’Azienda a non adottare atti che possano, alla luce di quanto sopra, ostacolare l’erogazione ottimale del servizio e quindi idonei non solo pregiudicare l’efficienza del servizio pubblico ma idonei anche ad incidere negativamente sul rapporto di fiducia medico-paziente; chiede la convocazione urgente del CPR presieduto dall’Assessore per attuare il convoligimento delle OO.SS. nel progetto di dematerializzazione delle ricette, a partire dall’analisi dei risultati della sperimentazione.

Avvisa inoltre che, avendo le questioni sopra richiamate diretta influenza sull’attività giornaliera del medico, ove non vi sia pieno rispetto delle norme contrattuali, senza ulteriori comunicazioni saranno tutelati i diritti e gli interessi dell’Organizzazione sindacale presso ed innanzi la competente Magistratura per la repressione della condotta antisindacale e per l’accertamento di ogni responsabilità.

Bari, 13/10/2014.


Dott. Filippo Anelli    Avv. Michele Langiulli 

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