Ricetta dematerializzata: la FIMMG risponde alla circolare regionale prot. AOO-081/14/03/2015/380

Disponibile un fac simile di lettera da inviare al DSS in caso di richiesta di attivazione al SAR

martedì 31 marzo 2015

Pubblichiamo la nota prot. 048 in risposta alla circolare regionale nota prot. AOO-081/14/03/2015/380 del 14/03/15 (allegato 1)

Nel caso in cui la ASL inviti il medico ad attivare la procedura per la dematerializzazione delle ricette ai sensi della nota prot. AOO-081/14/03/2015/380 del 14/03/15 , il medico dovrà rispondere alla ASL utilizzando il seguente modello ed allegando la presente lettera del Segretario provinciale.  (Allegato 2 e allegato 4)



PROT. N. 48/15 del 31/03/2015

Egr. Sig. Direttore Generale ASL 
c/o CTO - L.re Starita, 6 
70132 BARI

Egr. Dott.ssa Antonietta Cavallo
C/o MEF - I.GE.SPE.S.
Dirigente Ufficio 6 
Via XX Settembre, 97 
00187  ROMA
 

Oggetto: ricetta dematerializzata. Nota prot. AOO-081/14/03/2015/380 del 14/03/15.  (allegato 1)

Con la nota in oggetto, recante “DGR 1391/14. Disposizioni attuative avvio a regime per la dematerializzazione della ricetta medica” la Regione Puglia ha chiesto ai Direttori Generali delle ASL pugliesi di sollecitare i medici all’adempimento dell’obbligo di spedizione della ricetta dematerializzata, evidenziando la bassa percentuale di spedizione sinora registrata.

In merito a tanto, si deve rilevare che la nota regionale affronta il problema in maniera alquanto superficiale e sbrigativo. Infatti, per una migliore comprensione della vicenda bisogna partire dalla norma contrattuale, contenuta nell’ACN, che prevede la totale mancanza di oneri a carico del medico per la spedizione stessa. 

Ferma restando questa previsione normativa, si è optato, su esigenza della Regione, per la spedizione delle ricette al SAR (Sistema di Accoglienza Regionale) condizionandola alla mancanza di costi per il medico come per il SAC (Sistema di Accoglienza Centrale). Per consentire tale collegamento, la Regione ha creato un apposito modulo informatico e ha, del tutto autonomamente e senza coinvolgere le OO.SS., interpellato i fornitori di software per sostenere il costo per l’integrazione di tale add-on nei software di gestione degli studi medici, accollandosi anche la manutenzione per due anni. Scaduti i due anni, del tutto inopinatamente, le varie Software House hanno richiesto ai medici di sopportare dei costi di manutenzione e aggiornamento per tali add-on, pur essendo questi ultimi di proprietà della Regione poiché la Regione non copre più tali costi. 

Il problema è stato ovviamente portato all’attenzione del CPR nella seduta del 24/02/15 (allegato 5). In tale sede, le parti (OO.SS., Regione e SH) hanno avviato un confronto sia sulla spedizione che sulle indennità oggi erogate ai medici. E’ stato chiarito alla Regione che le indennità sono erogate a fronte di attività regolarmente svolte fin dal 2004 e che nulla hanno a vedere con la ricetta dematerializzata. L’ipotesi della Regione di passare dal regime di identità ad un regime di rimborso può riguardare al massimo solo la parte regionale di tali istituti contrattuali.

Ad oggi non è stato raggiunto ancora alcun accordo ed anzi il CPR ha preso atto che la sperimentazione non è ancora stata dichiarata conclusa al contrario di quanto la nota riporta. 

Proprio in considerazione delle trattative in atto, nelle more, le OO.SS. hanno chiesto alle SH e alla Regione, con la nota allegata (allegato 3), di trasmettere al SAC. Tale soluzione permetterebbe ai medici di ottemperare agli obblighi senza doversi preoccupare dei costi di spedizione al SAR (come da nota Millewin che si allega) e contemporaneamente consentirebbe alla Regione di non vedersi penalizzata dal MEF per il basso numero di ricette spedite anche considerando che sinora le SH non hanno collegato i medici tranne il piccolo numero di sperimentatori (come da loro contratto con la Regione che per questo le ha già pagate). Le SH hanno risposto di non poter connettere i medici al SAC senza la preventiva autorizzazione. La Regione ad oggi non autorizza e pretende l’invio al SAR pur avendo dichiarato esplicitamente il MEF che non solo ciò è possibile ma consigliabile per evitare ogni conseguenza. 

Per quanto sopra illustrato, è evidente che l’invito della Regione a sollecitare i medici a dematerializzare oggi può oggettivamente significare solo la spedizione verso il SAC. Ne discende che i Direttori Generali, nella qualità di datori di lavoro, lungi dal mettere in mora i medici che non hanno mai dichiarato di non voler ottemperare all’obbligo di legge, si devono piuttosto attivare presso la Regione per consentire la spedizione al SAC nelle more che le parti raggiungano un accordo regionale sulla spedizione al SAR nel rispetto delle norme contrattuali.

Si diffidano quindi i Direttori Generali dall’adottare qualsiasi provvedimento contro i medici attesa la evidente disponibilità dei medici a trasmettere e la altrettanto evidente presenza di circostanze oggettive che oggi rendono la trasmissione impossibile non per responsabilità dei medici.
Distinti saluti
Bari, 30 Marzo 2015


              Il Segretario Provinciale
              Dott. Giovanni Sportelli

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