Progetto Innova Fimmg. Studio sulla BPCO: proroga scadenza dei termini al 22 Luglio

Informazione del paziente, appropriatezza e aderenza alla terapia

giovedì 09 luglio 2015

InNov@fimmg è prima di tutto la realizzazione di un’idea, di una esigenza da tempo avvertita da FIMMG di innovare il modo di essere medico di famiglia per affrontare la sfida per il futuro dell’assistenza rappresentata dell’aumento della cronicità e fragilità. In una popolazione con allungamento della vita media e in un contesto di diminuzione delle risorse disponibili è necessario progettare nuovi modelli assistenziali che valorizzino la capacità della medicina generale di gestire un approccio di primo livello ovvero orientato alla cura della persona e non alla patologia e riqualificando conseguentemente la modalità di lavoro dei medici e delle loro strutture professionali, secondo un modello di medicina pro-attiva/iniziativa.

InNov@fimmg è un coordinamento delle strutture operative di FIMMG, con valenza scientifica e progettuale, che mette in rete e sinergizza le loro attività finalizzandole la mission politico-sindacale di FIMMG:

·         Definizione di nuovi modelli assistenziali che, partendo da Evidence, linee guida e PDTA di singole patologie, arrivino invece ad individuare per ogni singolo paziente un piano assistenziale personalizzato nella dimensione della medicina della complessità applicata al setting real life della medicina generale in accordo con il modello biopsicosociale e l’approccio olistico che le è proprio individuando dunque modelli assistenziali per la persona reale

·         Progettazione di nuove modalità di lavoro in squadra della medicina generale definendo i modelli aggregativi e i fattori di produzione della assistenza, compresa la diagnostica e gli strumenti di ICT necessari  per valorizzare le specificità dei singoli medici che favorisca una logica di “squadra della salute” mediante la acquisizione, attraverso un opportuno processo formativo, di nuove competenze professionali proprie di uno specifico approccio della medicina generale (APPROCCIO PRIMARIO), idonee a garantire i nuovi percorsi

·         Promozione e sviluppo della appropriatezza e della aderenza, come cardini di un nuovo profilo di sostenibilità dei modelli assistenziali e la erogazione da parte delle rinnovate forme organizzative e aggregative della medicina generale fornendo in questo modo a FIMMG gli elementi per individuare i contenuti della contrattazione sindacale

·         Sviluppo di un percorso di empowerment del paziente come strumento di supporto ai percorsi di cura/salute anche attraverso già sperimentati programmi di family learning, che possano garantire la consapevolezza del percorso di cura e le informazioni/educazione necessarie a garantire aderenza.  

·         Sviluppare un percorso originale di Ricerca, curato da FIMMG, utilizzando la somministrazione di questionari ai MMG coinvolti rivolto a: ambito clinico, modelli organizzativi, farmaco, per dare risposte ai bisogni di assistenza del “paziente reale”, vera e propria mission della MG, e per colmare la forte carenza, specie nel settore Farmaco, di informazioni strutturate e dati specifici.   Sviluppare progetti di ricerca clinica pre- e post-marketing, secondo la logica del “large and simple trial”, sempre più utilizzati per la verifica dell’effectiveness (efficacia reale) come viene chiaramente richiesto dalle Agenzie Regolatorie, attraverso appositi strumenti : PASS (Post Authorization Safety Study), PAES (Post Authorization Efficacy Study), Registri Pazienti/Patologia/Farmaci e l’Adaptive Path Way, è la base per migliorare: il place in therapy dei farmaci, le modalità prescrittive ed erogative, la  valutazione dei relativi costi.

 “Un caso specifico: la BPCO”

Al fine di rendere più concreto possibile tale prospettiva, possono essere definite diverse aree di lavoro che meglio di altre possono rendere più agevole una concreta applicazione di questo empowerment professionale del MMG, (malattie respiratorie, malattie cardiovascolari, malattie metaboliche, ecc.) Tra queste abbiamo inteso individuare la BPCO, come area applicativa di tale nuovo orientamento, perchè presenta alcune caratteristiche peculiari nella individuazione del “problema salute” omogenee con una valutazione complessiva  che questo approccio introduce nel modello assistenziale, che sono rappresentate da: impatto sulla salute dei cittadini, impatto sulla comunità, presenza di linee guida specifiche, variabilità e disomogeneità delle prestazioni, precisa definizione della patologia in esame, impatto economico, organizzazione e strutturazione delle attività assistenziali Pertanto questo consente di individuare due  AZIONI PROGETTUALI della durata di almeno 12 mesi 

RAZIONALE OPERATIVO:

L’ obiettivo generale dell’attività è quelli di realizzare un programma formativo e informativo su:

·         la corretta gestione della patologia secondo le più aggiornate e adeguate  buone prassi professionali

·         un nuovo modello di organizzazione delle cure primarie finalizzato a  qualificare adeguati percorsi di cura che sappiano applicare nella pratica clinica  appropriatezza e aderenza.

Il programma si svilupperà attraverso l’erogazione e somministrazione di percorsi formativi (erogati sia via FAD che in modo residenziale) a due gruppi selezionati di medici.

Le attività formative sinteticamente si articoleranno con il seguente programma di iniziative:

1.       Corso in modalità FAD relativo alla BPCO (Rivolto ai MMG arruolati e aperto a MMG interessati – erogazione crediti ECM);

2.       Corso in modalità FAD per la corretta gestione della BPCO individuando buone prassi professionali (Rivolto ai MMG arruolati aperto alla partecipazione di MMG interessati – erogazione crediti ECM);

3.       Corso in modalità FAD per la gestione della medicina di iniziativa ((Rivolto ai MMG arruolati aperto alla partecipazione di MMG interessati – erogazione crediti ECM);

4.       Corso in modalità FAD per il corretto utilizzo dei sistemi cloud e sistemi informatici (Rivolto ai MMG arruolati aperto alla partecipazione di MMG interessati – erogazione crediti ECM)

5.       Corso in modalità residenziale per l’utilizzo dello spirometro per la formazione del Medico Esperto.

6.       Corso residenziale di self-audit per la valutazione delle performance personali/di gruppo circa gli obiettivi di apprendimento della attività (audit/peer review -  fase regionale) 

Saranno ammessi ad alcune fasi della FAD e limitatamente alle parti   di loro possibile interesse i Collaboratori di Studio e Infermieri.

Oltre alla fase formativa sopra descritta si rende necessaria la realizzazione di un video tutorial destinato ai pazienti affetti da BPCO coinvolti nel progetto che verrà presentato e utilizzato anche con l’ausilio del Collaboratori di Studio e/o Infermieri.

Altro aspetto fondamentale del progetto è la creazione e formazione di un help desk dedicato alla risoluzione di problematiche tecniche e al corretto utilizzo del tutorial

Prima Azione Formativa: la medicina pro-attiva o di iniziativa”

Questa azione coinvolgerà almeno 100 MMG di almeno 4 regioni che intendono sviluppare e approfondire le modalità di lavoro in forma aggregata/associata con personale di studio e attrezzature di primo livello (spirometro/ITC) aderendo ad un approccio di iniziativa che consente una analisi continua del paziente e il monitoraggio della patologia.

Verrà sviluppta una formazione specifica per i medici che aderiscono a questo percorso didattico in maniera tale da garantire il processo di “empowerment” delle competenze professionali legato sia all’utilizzo di strumentazioni di diagnostica che di sistemi tecnologici in grado di far condividere i risultati con gli altri medici e/o con il personale di studio di cui i medici dovranno dotarsi per poter essere arruolati nella azione progettuale. Per il solo gruppo di MMG coinvolti verrà realizzato uno specifico percorso didattico residenziale, finalizzato al corretto utilizzo della spirometria di primo livello per la formazione delle conoscenze e competenze del Medico Esperto

Seconda Azione Formativa: la medicina di attesa

Questa seconda azione coinvolgerà almeno 100 MMG di almeno 4 regioni che intendono sviluppare e approfondire le modalità di lavoro “tradizionali” ovvero in forma singola secondo un approccio definibile di “attesa” senza la presenza di personale di studio o comunque un loro utilizzo limitato al solo ambito amministrativo-burocratico e senza un strutturazione associata/aggregata del loro lavoro. Questo gruppo di medici opererà dunque con una metodologia usuale, ovvero mantenendo un atteggiamento di sostanziale attesa nei confronti del paziente pur applicando una corretta gestione delle patologie in accordo con le LL.GG. L’approccio con lo stesso prevedrà il rispetto di tutte le buone prassi professionali che hanno come obiettivo il conseguimento dell’adeguatezza e dell’aderenza al farmaco oltre alla normale promozione dei corretti stili di vita.  Nello svolgimento della attività di questo percorso formativo, perlopiù realizzata in un contesto di lavoro professionale singolo e non in quadro di medicina di gruppo, il medico non sarà supportato da particolari macchinari e/o tecnologie che permettano l’analisi e attività di “first opinion”.

“Il post: l‘analisi dei dati”

Una volta concluso il periodo di lavoro dei due gruppi, la FIMMG attraverso l’attività del proprio Centro Studi somministrerà ai MMG coinvolti nelle due distinte fasi formative (Formazione “Medicina di Iniziativa” e Formazione “Medicina di Attesa”) un questionario per la valutazione delle proprie performance professionali. I dati emersi verranno analizzati e confrontati fra di loro nella logica cost-effectiveness propria della dimensione HTA – Health Technology Assessment - per trarre le dovute conclusioni e adottare la metodologia più adatta per garantire la corretta gestione della patologia e lo sviluppo della vision FIMMG sulla innovazione della medicina generale supportando anche il trasferimento di tali dati nel processo di negoziazione per l’elaborazione del nuovo ACN