"Sciopero delle ricette a marzo" Vendola: ora controlli sui rimborsi (Repubblica BA)

I medici di base confermano l´agitazione e il governatore pugliese dispone le verifiche

giovedì 21 febbraio 2013

 

Repubblica Bari (Antonello Cassano)

I medici di base confermano l´agitazione e il governatore pugliese dispone le verifiche
"Sciopero delle ricette a marzo" Vendola: ora controlli sui rimborsi
Ai camici bianchi con incarichi sindacali fino a 22mila euro all´anno

AI medici di famiglia confermano lo sciopero e il presidente Vendola promette controlli sui rimborsi. Si alzano ulteriormente i toni dello scontro fra la Fimmg Puglia e la Regione. A entrare in campo nella polemica ora è direttamente il governatore che attacca «l´unica sigla sindacale responsabile della protesta», difende l´assessore alla Sanità, Ettore Attolini, e annuncia l´attivazione dell´occhio regionale per verificare la correttezza della attività sindacale dei medici pugliesi. 

Tutto ha inizio una settimana fa quando la Fimmg annuncia la mobilitazione a causa della carenza dei servizi territoriali «ormai indispensabili – si leggeva in una nota della federazione – all´indomani della chiusura degli ospedali». Per questo nei giorni scorsi i medici hanno stabilito uno sciopero in data da destinarsi e da attuare sospendendo l´invio delle ricette elettroniche agli uffici regionali. 

Una motivazione "nobile" che però non ha affatto convinto l´assessore alla Sanità, il quale definisce «inaccettabili» i metodi e le cause della protesta. Attolini però fa di più e mette per iscritto le reali cause dello sciopero, sbugiardando gli intenti nobili della Fimmg, e collegando la mobilitazione dei medici con il mancato rinnovo di un accordo e dei relativi rimborsi regionali per i medici: «Lo stato di agitazione sembra essere infatti motivato da una nota della Regione Puglia con la quale si dispone che i medici di base impegnati in attività sindacale, debbano provvedere direttamente al pagamento dei propri sostituti per le ore di lavoro non coperte, come peraltro previsto da una sentenza del giudice del lavoro». 
Intanto negli ultimi due giorni vengono fuori le prime cifre sull´entità dei rimborsi che la Regione ha sborsato alla categoria fino allo scorso anno per garantire l´attività sindacale dei medici di famiglia. Questi ultimi avevano infatti diritto a ottenere rimborsi di 20 euro all´ora per novanta ore mensili. Si tratta di 1800 euro al mese, che in un anno diventano 22mila per ogni medico di base impegnato in attività sindacale. 

Ma dopo il cambio di rotta dell´assessorato, arriva la reazione della Fimmg Puglia che chiede le dimissioni di Attolini. Ieri un nuovo atto della guerra tra medici e Regione, con i primi che hanno fissato il giorno della protesta al 4 marzo prossimo. L´intervento del presidente della Regione, Nichi Vendola, però li ha completamente spiazzati: «La Regione contesta con decisione i tempi della protesta proposta da una sola sigla sindacale e le vere motivazioni poste alla base – ha affermato il presidente – ho dato mandato al mio ufficio di Gabinetto ed all´assessorato alla Salute di valutare con assoluta attenzione tutte le posizioni degli interessati e se i periodi in cui sono state effettuate le sostituzioni (a carico delle Asl) corrispondano effettivamente allo svolgimento delle attività sindacali».

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